Mi permetto di
integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con
altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le
categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento
del testo originale.
CARTOONIST COME PROTAGONISTA – GRAPHIC NOVELS E ONE SHOTS
(pag. 24)
ESSO
(Italia
2013, © ManFont, parodia)
Luca Amerio, Luca Baino,
Camillo Bosco [con la collaborazione e il coordinamento di Manfredi Toraldo]
(T), Giorgio Abou Mrad (D)
Parodia
dell’Asso di Recchioni, Esso è un fumettista che cerca
strenuamente di resistere agli ossessivi attacchi degli editor-zombi della
tentacolare e onnivora casa editrice Piadini Publishing. Riuscirà nel suo
intento e rimarrà l’ultimo fumettista indipendente, ma la fine della storia
preannuncia un seguito.
Pseudofumetti: nella storia vengono
citati, non sempre benevolmente, molti altri fumetti e operatori del settore
(lo spirito guida di Esso è Michele Foschini, patron della Bao). Pseudofumetti
sono invece Dragogrigio, Cacciatore Gregorio e Vallhalla 2.
CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – ONE SHOTS IN
PUBBLICAZIONI ANTOLOGICHE (pag. 56)
(Stati Uniti 1956, in Strange Adventures, © National/DC Comics,
fantascienza)
John Broome (T),
Gil Kane [Eli Katz] e Joe Giella (D)
Alla redazione del comic book antologico Strange Adventures giunge
provvidenzialmente (data la carenza di soggetti nuovi) il marziano Kobir, che
racconta la storia di come Marte influisca sulla mente degli abitanti della
terra per controllarne lo sviluppo mentre lui, figlio del Protettore di
Heliotropolis, si batte affinché i terrestri godano di libero arbitrio.
In mancanza di meglio, la sua vicenda diventa l’episodio principale di
quel numero di Strange Adventures. Il celebre editor della Silver Age
Julius Schawartz viene trasfigurato nel cinico signor Black; forse anche il
supervisore Geris e la segretaria Miss Curtis erano omaggi a figure reali della
“vera” redazione di Strange Adventures.
Fuori tema:
fumettisti non
d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e
autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI,
CARICATURE, CAMEI (pag. 61)
YELLOW
KID
(Italia 1994, in Il Grifo, © Carpinteri, parodia)
Giorgio
Carpinteri
Non si tratta delle tavole di Outcalt ma di una rielaborazione del
protagonista ad opera di Giorgio Carpinteri, prima che il marchio «Yellow Kid»
diventasse a livello internazionale proprietà della italiana Comic Art.
In queste brevi storie Yellow Kid è il protettore di fumettisti e
personaggi dei fumetti, e veglia su di loro da una dimensione superna da cui
controlla quello che succede nell’ambiente. Oltre a un episodio in cui salva
Kriminal dalla depressione (Psycho Kriminal Drama, pubblicato su Il
Grifo 35), ce ne sono un paio in cui i fumettisti d’invenzione e
pseudofumetti hanno maggiore rilievo:
La Goccia in Il Grifo 34. Giorgio
Carpinteri
Yellow Kid salva dalla chiusura una rivista di fumetti, Nuvola
Parlante (le cui uniche copie visibili portano però l’intestazione Nuvola
Pesante), che lo spietato editore avrebbe preferito sostituire con un
giornale sensazionalistico.
Giallo Taxi in Il Grifo 36. Giorgio
Carpinteri
Nell’inedito
ruolo di detective Yellow Kid indaga sulla morte di una starlette che recitava
nel fumetto Urb-Sex-Comix. La storia rimase tronca a causa della
chiusura della testata e ignoro se nei progetti originali avrebbero dovuto
comparire altri fumettisti e riviste. Mi sembrava di ricordar che qualche
editore (Coconino Press?) aveva pubblicato la storia completa in qualche volume
dedicato a Carpinteri ma non ne ho trovato traccia.
Fuori tema:
fumettisti non
d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e
autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI
E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)
UNICO
INDIZIO LE SCARPE DA TENNIS
(Italia 2014, © Barzi, Villa, Gerasi/ReNoir sas, noir)
Davide Barzi
(T), Marco “will” Villa e Sergio Gerasi [con inserti realizzati da altri
disegnatori] (D)
Milano, 1959: il maresciallo dei carabinieri Vincenzo Mantuano indaga
sulla morte di un barbone in una vicenda ispirata alla canzone di Enzo Jannacci
El portava i scarp del tennis.
Pseudofumetto: in questo fumetto vengono omaggiati
atmosfere, miti e riti dell’Italia a un passo dal boom economico.
L’onnipresente rivista Grand Hotel non offre solo i proverbiali
fotoromanzi ma anche un fumetto realizzato come scherzo crudele ai danni di una
sceneggiatrice coinvolta nelle indagini. Nonostante sia un vero e proprio
fumetto anche all’interno della narrazione («tavola», lo chiama correttamente Mantuano),
viene presentato come un fotoromanzo con «regia» di Davide Barzi e «scene» di
Francesco Abrignani.
Unico indizio... mi pare davvero geniale :)
RispondiEliminaMentre Esso mi ricorda quelle atmosfere un po' anni '70-'80
Moz-
"unico indizio le scarpe da tennis" l'ho trovato un po' velleitario ma comunque merita la lettura (tra l'altro l'ho comprato per errore, io alla fumetteria avevo ordinato solo il fascicoletto d'anteprima e invece mi hanno appioppato il volume intero...).
EliminaForse Esso ti ricorda i pornetti a causa del tratto acerbo del disegnatore.
No, non i porno, ahaha! Mi ricorda le storie satiriche dei surrogati di Paz e compagnia^^
EliminaMoz-
Beh, volendo si può un po' vederlo.
Eliminatra l'altro 'sto post si visualizza da schifo, appena posso vedo se riesco a dargli una sistemata.
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