Secondo tomo dedicato all’analisi
e alla catalogazione dei film trash a cura di Davide La Rosa e Fabrizio “Pluc”
Di Nicola. Come nel caso del primo volume
leggendo certe parti mi pisciavo addosso dalle risate: sicuramente è molto più
divertente leggere le sinossi e le scene salienti di molti di questi film
piuttosto che vedere i film stessi, che dai riassunti risultano essere in
alcuni casi assai pesanti, o proprio inguardabili.
Stavolta l’aggancio viene dato da
alcuni alieni che in un remoto futuro arrivano sulla terra per fare una tesina
sulla cinematografia terrestre (benché studino ragioneria), e trovandola
disabitata resuscitano i due autori che secoli prima avevano provvidenzialmente
leccato il cavallo della RAI imprimendogli le loro tracce genetiche. Se prima
avevo qualche dubbio sull’inserimento dell’opera nei Fumettisti d’Invenzione
adesso non ne ho più. Scorre quindi una carrellata sui film brutti delle
latitudini, delle epoche e dei generi più vari: c’è persino spazio per un film
d’animazione brasiliano.
Tra gli altri, spiccano per
paraculaggine Godfrey Ho e Bruno Mattei e accanto a lavori misconosciuti viene
citato e analizzato anche il ben più noto Il
Ritorno dei Pomodori Assassini, in cui aveva una parte anche un giovane
George Clooney.
Sono rimasto un po’ perplesso per
quel che riguarda i capitoli relativi ai Pierini apocrifi e ai musicarelli. Nel
primo caso non vengono citati gli “apocrifi ufficiali”, quei film con Alvaro
Vitali che solo in fase di distribuzione furono inseriti artatamente nel filone
(vedi Pierino medico della SAUB) e
nemmeno la ripresa del personaggio nei primissimi anni ’90, mentre sui
musicarelli ho qualche dubbio che l’ultimo sia stato proprio Jolly Blu: Laura non c’è
è dello stesso anno e forse venne distribuito dopo.
Lo stile di La Rosa tende come
sempre al surreale e al nonsense ed è
confinato fisiologicamente nelle parti di raccordo in cui gli autori parlano
con gli alieni: la maggiore forza comica erutta però dallo scrupolo analitico
con cui vengono trattate queste porcherie. I disegni di “Pluc” sono ottimi come
sempre e come al solito è riuscito a interpretare alla perfezione le fattezze
dei moltissimi attori e registi citati. Tutti tranne uno: Mario Merola, che
come l’altra volta
è sfuggito al suo tratto!
Il primo è un piccolo capolavoro :D E' uno di quei libri che è riuscito a farmi ridere di gusto, devo procurarmi presto anche questo!
RispondiEliminaQuesto è fresco di stampa, appena uscito. Mi sono stupito che la fumetteria ce l'avesse già!
EliminaAh si il 19 se non erro..spero di beccarlo al TCBF
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