Nemmeno stavolta ho saputo resistere alla tentazione di fare una
comparazione tra l’ultima versione di un fumetto che ho acquistato e quella che
ho già. Ovviamente anche per me era risaputo che Classici Audaci e Albi
Ardimento venivano mutilati di alcune tavole originali per fare spazio alla
pubblicità (chissà se sul Corriere dei
Piccoli compariva la versione integrale), ma confrontando i primo episodio
di Michel Vaillant con il volume
allegato alla Gazzetta dello Sport mi
sono accorto di altre differenze, a partire da quella di cui sopra: la Rizzoli
a quanto pare era solita decurtare i dialoghi e le didascalie, oltre che
censurarle (i famosi testi “ammorbiditi” di Blueberry).
Inoltre le tavole non venivano semplicemente eliminate così come si
trovavano, non in questo caso almeno: veniva fatto un lavoro di ricostruzione a
partire dal materiale di partenza, per cui vignette di una tavola venivano
messe in un’altra in modo da non spezzare le sequenze che passavano da una
pagina all’altra. Nei primi due dei tre casi de La grande sfida immagino che ci fossero a monte anche delle ragioni
“morali” per eliminare proprio quelle parti:
Nel primo caso il protagonista che beve alcol poteva essere considerato un
cattivo esempio (anche se viene fatto bere a forza e non si dice chiaramente di
che sostanza si tratta), mentre nel secondo caso poteva sembrare disdicevole
che il pilota da corsa portasse le sue prodezze anche al di fuori dei circuiti,
per quanto il poliziotto notasse che in fondo con lui alla guida i passanti e
gli altri automobilisti corressero meno rischi. E, appunto, chissà che anche la
connivenza di un rappresentante delle forze dell’ordine non fosse ritenuta
diseducativa se non passabile di denuncia!
Meno giustificata da un punto di vista “morale” l’eliminazione di questa
tavola:
Forse nel 1970, anno di pubblicazione del suo volume, la Rizzoli aveva una
considerazione del gentil sesso più lusinghiera di quella che Jean Graton
avrebbe dimostrato ancora negli anni a venire!
Interessante notare poi una censura anglofoba (anche gli altri termini
inglesi nei dialoghi, nei biglietti, ecc. sono stati censurati):
La didascalia in basso non è un’aggiunta recente: se osservate con
attenzione la seconda versione noterete al suo posto quella “neve” dovuta a un
intervento tipografico, così tipica dei tanti volumi Grandi Eroi della Comic
Art in cui andava a coprire le nudità dei personaggi (oltre ovviamente alla
pesante inchiostrazione nera nel trench di Michel Vaillant perchè evidentemente
non erano riusciti a fare di meglio!).
Segnalo ancora questo bignami realizzato dalla DeAgostini per la sua
Enciclopedia del Fumetto:
Se qualcuno ha qualche altro aneddoto o curiosità relativo ad altre
edizioni italiane me ne renda partecipe.
Nessun commento:
Posta un commento