domenica 12 gennaio 2014

Cento e non più cento



«Scusate se, leggendo questi pensieri sparsi e sconclusionati, vi sembro uno che vaga per il deserto […] È che avere chiuso questo numero 100 mi dà la vaga sensazione di essere scampato a chissà quale disastro. Scriverlo non è stato facile.»
Questa è la testimonianza di Leo Ortolani in uno dei tanti contributi scritti in appendice a Rat-man Collection 100; non è difficile credergli.

Questo fatidico episodio numero 100 non segue una traccia narrativa vera e propria, ma è un contenitore in cui trovano spazio brandelli di storie di Rat-man, digressioni su episodi precedenti, anticipazioni di altri fumetti a venire, tranches de vie di casa Ortolani e recuperi d’annata, con la rivelazione di quali siano le “vere” origini di Rat-man, confesso a me assolutamente sconosciute: la seminale storia pubblicata su Spot non era in realtà quella su cui Ortolani puntava, era stata fatta come parodia istantanea del Batman di Tim Burton (e questo si sapeva) per avere un’occasione in più: il viatico con cui entrare nel mondo del fumetto avrebbe dovuto essere la storia breve Ognuno ha i suoi problemi, qui presentata per la prima volta e addirittura integrata nella continuity del Ratto.
I due spunti di partenza che apparentemente servirebbero a creare una trama e a riannodare i fili, ovvero il “giallo” sulle origini degli incubi dell’autore e il ritorno di Vincent, servono in realtà a giustificare la frammentarierà della storia.
Che dire? Ortolani è sempre Ortolani ed è
impossibile che almeno una decina di gag non facciano ridere di gusto (e Nicolas Cage è disegnato benissimo!), ma la struttura caotica e centrifuga di E venne il giorno! mi ha lasciato un po’ perplesso, l’accumulo di lavori (o frammenti di lavori) così diversi per stile ed epoca di realizzazione fa sorgere il dubbio che Leo abbia semplicemente voluto riciclare delle tavole che altrimenti non avrebbero visto la luce, e che effettivamente non avesse affatto chiaro cosa mettere in questo numero. D’altronde lo ha detto pure lui nel passo che ho citato.
La sensazione durante la lettura non è diversa da quella che provai con il quarto e (all’epoca della sua uscita) conclusivo episodio di Plume aux Vents, in cui Cothias allungò spropositatamente il brodo confondendo il lettore senza fargli capire dove volesse andare a parare, a testimonianza della sua paura di staccarsi dalle sue creature di successo – per fortuna non è il caso di Rat-man di cui in terza di copertina viene annunciato il prossimo Caccia al Ratto!.

Per un traguardo così importante e per un personaggio che è Storia del fumetto italiano già da anni io avrei preferito una storia veramente celebrativa (non tanto per una questione di gusti quanto per rendergli il giusto tributo) piuttosto che una raccolta di memorabilia e di dietro le quinte, oltre che di elucubrazioni sulla figura del fumettista che hanno già fatto capolino in molti numeri passati. Ciò detto, è chiaro che si tratta di un acquisto obbligato, tanto più che per l’occasione ci vengono servite ben 96 pagine al solito prezzo.
Da segnalare su questo numero l’episodio più spinto letto finora de «I miei ragguardevoli sabati sera» e uno spillatino allegato occupato principalmente dalla cronologia di Rat-man Collection e dagli appunti presi da Leo nel 1989 per il primo episodio.

3 commenti:

  1. Mio fratello lo compera sempre, quindi a breve sarà a casa mia pronto per essere letto.
    Non mi dispiacciono le celebrazioni di questo tipo, sono sincero^^

    Moz-

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