Lo davano in uscita il 26 agosto, l’ho trovato in edicola ieri. Viva
Turriaco.
La collana Cosmo Color conclude il suo primo anno di vita alla grande, con
un bel fumetto di Franz. Wyoming Doll
è un western che racconta la storia della ricerca di due bambine sottratte
dagli indiani a una carovana mista composta da coloni irlandesi e italiani
opportunamente trucidati.
Si imbarcano in questa impresa la giovane guida Llogan Jubal, in colpa per
non aver saputo difendere la carovana, e l’indiano crow Salmone-Salterino,
dedito a una vita errabonda e in cerca di una morte gloriosa dopo una cocente
delusione.
Da un soggetto già abbondantemente sfruttato Franz riesce a ricavare un
fumetto appassionante con qualche margine di originalità dato
dall’approfondimento documentaristico e soprattutto dal doppio registro
(giustamente sottolineato nell’introduzione del volume) che ha impiegato per
raccontare la vicenda, sospesa tra il drammatico realismo delle situazioni e la
distaccata, spesso ironica, narrazione delle didascalie.
Il reparto grafico è eccellente: Franz ha dato il suo meglio in queste 64
tavole che a volte arrivano a contare addirittura 16 dettagliatissime vignette
– che oltretutto spesso ritraggono degli animali resi con invidiabile maestria.
Anche gli splendidi colori sono stati realizzati in prima persona da lui.
Uniche due piccole pecche del volume: molte didascalie sono artefatte,
costituite cioè da pecette messe sopra quelle originali che evidentemente non
bastavano a contenere tutto il testo tradotto (spero che in origine Wyoming Doll sia uscito in versione
extralarge per rendere giustizia ai disegni di Franz). Siccome le didascalie originali
non hanno contorni squadrati questo stacco si nota molto, soprattutto quando si
intuiscono i bordi di quelle originali che fanno capolino sotto i freddi
contorni fatti col computer, e inoltre se un bordo di quelli fatti
redazionalmente dalla Cosmo si avvicina troppo ai picchi di una montagna sullo
sfondo o ai calzoni di un personaggio la composizione e l’equilibrio della
vignetta ne risentono.
La seconda piccola delusione, non riferita al fumetto in sé, è l’annuncio
in quarta di copertina del prossimo fumetto che ospiterà Cosmo Color, ovvero un
western (che palle, ancora) di origine statunitense e non più franco-belga, che
dovrebbe occupare ben quattro delle prossime uscite della collana. Non è il
caso di fasciarsi già adesso la testa, vedremo.
Agosto per me, fumettisticamente parlando ma non solo, è un inferno. Tra edicole chiuse e posti di villeggiatura sprovviste della qualsiasi, faccio una fatica bestia a trovare qualsiasi cosa. Cosmo color come anche Cosmo Color USA non li ho ancora trovati, speriamo nella prox. settimana.
RispondiEliminaComunque credo che per CC l'impronta western sia stata definita fin dal principio e ammetto che a me la cosa non dispiace affatto, non mi aspettavo invece la futura virata verso gli Stati Uniti, vedremo, son curioso...
Se della Cosmo Color USA non hai trovato Juan Solo è un peccato, se ti è scappato il primo di Leo Roa non ti sei perso granché.
EliminaNo, no Juan Solo l'ho trovato, è il Leo che mi manca.
EliminaPurtroppo io è già da luglio che ho avuto problemi a trovare i vari color. Questo spero di trovarlo perché mi interessa parecchio. Sulla questione fumetto USA, non so quanto possa davvero definirsi una "virata". Potrebbe trattarsi solo di questo titolo, anche perché Rio è un grande classico e Doug Wildey (quello di Johnny Quest) un maestro formato gigante. Sono stato contentissimo, quando lo hanno annunciato :)
RispondiEliminaIn effetti guardando un po' su internet sembra che questo Wildey fosse proprio bravo, almeno come disegnatore. Vedremo.
EliminaSe lo trovo lo prendo, ho bisogno di un buon western!
RispondiEliminaMoz-