Ahia. La saga dei Nibelunghi che avrebbe dovuto farci compagnia per tutta
l’estate al momento si arresta per ritornare a dicembre. In quarta di copertina
occhieggia la serie che per tre mesi ne prenderà il posto su Cosmo Color Extra: il cartoonesco 3 Leggende. Peccato, perché secondo me
questo Il Crepuscolo degli Dèi
sarebbe stato più godibile letto tutto d’un fiato, visti il ritmo incalzante e
la varie situazioni che vi si intrecciano, ma immagino che la Cosmo avrà
operato questa scelta a ragion veduta.
Ciò detto, in questo Sigfrido
(non toccato dall’aumento di prezzo già subito dalla collana Cosmo Color)
ho notato che Nicolas Jarry si è discostato dallo stile dei precedenti episodi.
Mi sembra, ma non sono un esperto, che abbia introdotto molto materiale inedito
alla saga vera e propria (la cui mitologia viene comunque richiamata in
dettaglio nelle prime 4 tavole e mezza) e si è dedicato ad approfondire i
personaggi descrivendo con maggiore decisione le vicende terrene piuttosto che
fare panegirici eroici. Il risultato è sempre coinvolgente, anche se alla fine
l’impressione è che questo Sigfrido
sia stato solo l’antipasto di quello che dovrà ancora venire, tanto più che il
personaggio che dà il titolo al volume compare neonato solo nelle ultime
quattro pagine!
La maggior parte del fumetto è infatti dedicata alle vicissitudini di
Sieglinde che pur incinta è ancora una guerriera formidabile. Ciò non le
risparmia accuse e invidie da parte delle altre donne del villaggio, mentre
Odino e il Nibelungo osservano le sue mosse. La situazione precipiterà quando
l’orda di mostri che sta mettendo a ferro e a fuoco Midgard arriverà anche da
loro.
Ai disegni mi sembra che Djief abbia subito una certa involuzione, o forse
non ha voluto o potuto impegnarsi di più a curare le sue tavole. Pur sempre
dignitoso (ma nulla di più), a volte non riesce a trovare l’inquadratura o la
postura giusta e i soggetti ritratti in alcune vignette sono un po’ rigidi.
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