mercoledì 4 novembre 2015

Pervers Pépère/Hamster Jovial

Questa è stata una bella sorpresa di Lucca 2015: una nuova casa editrice, ComicArt City, ha intrapreso la pubblicazione di materiale franco-belga. Detta così non sembra questa grande intuizione vista la frenesia con cui negli ultimi anni gli editori italiani si sono gettati sulla BéDé, ma le proposte della ComicArt City si caratterizzano per l’alto livello della confezione e per il fatto che pubblicano un autore geniale venerato in patria e praticamente sconosciuto in Italia: Marcel Gotlib.
Gotlib è stato anche un autore per l’infanzia e l’ideatore di un sacco di fondamentali riviste post-sessantottine, ma da quello che si può ammirare in questi due volumi il suo ruolo nella storia del fumetto non si esaurisce lì.
I volumi editi al momento sono Pervers Pépère e Hamster Jovial. Entrambi sono dei cartonati di grande formato (24x32) rispettivamente di 56 e 40 pagine. Sia l’uno che l’altro presentano in appendice delle pagine a colori, che al tatto mi sembrano di grammatura superiore alle altre, che comunque sono patinate.
Pervers Pépère è una raccolta di gag, di solito di una tavola, di cui è protagonista un vecchiaccio che fa degli scherzi a sfondo sessuale e si gongola nel vedere i risultati. Nelle primissime pagine vengono ospitate delle tavole e delle strisce generiche senza un personaggio fisso (forse il protagonista in nuce), che vertono principalmente sugli esibizionisti.
A dispetto del titolo, spesso l’effetto esilarante delle sue malefatte si basa sulle aspettative maliziose del lettore, e così assistiamo allo sbigottimento del poliziotto chiamato dalla vecchia beghina a cui Pervers Pépère non voleva mostrare altro che dei santini, o allo sconcerto dell’infermiere che vede Pervers Pépère preferire la sua rivista di economia a quelle porno per “ispirarsi” durante una donazione del seme.
Hamster Jovial è invece una presa in giro, corrosiva ma forse anche un po’ affettuosa, dello scoutismo e delle sue ritualità. Il protagonista eponimo è un giovane capo-scout un tantinello represso che deve tenere a bada i suoi tre “lupacchiotti” (due maschietti e una femminuccia), che quando non si scaccolano si dedicano alle delizie del sesso.
La struttura più comune di queste gag, anche stavolta quasi sempre in una tavola sola, è il rimando aun cantante o a un gruppo in voga all’epoca e il successivo tentativo di impostare la didattica come suggerito dal loro stile: ciò mi fa pensare che in origine Hamster Jovial comparisse su Rock & Folk o qualche altra rivista musicale (come avvenne per La Nuit di Druillet), nel solco di quelle ibridazioni tra musica e fumetto impensabili in Italia ma comuni in Francia. Wikipedia francese mi darebbe anche ragione, ma mi pare che sia addirittura meno affidabile di quella italiana: rimanendo all’oggetto di questa recensione riporta ad esempio che Pervers Pépère venne creato nel 1981, quando invece risale ad almeno 5 anni prima.
In entrambi i casi è stato emozionante rituffarsi in un’epoca irripetibile, in cui le inibizione e le autocensure degli anni precedenti venivano disintegrate a colpi di piccone (oggi è shockante vedere come la pedofilia fosse così facilmente oggetto di burla, anche se il volume di Pervers Pépère risparmia le scene più turpi come la quarta di copertina di Fluide Glacial 34). I disegni di Gotlib sono fenomenali e anche se si trattava solo di one pager non si risparmiava come facevano altri suoi contemporanei.
Entrambi i volumi costano 15 euro e la loro qualità di stampa è ineccepibile.
Certo, resta il dubbio che anche Gotlib non riesca a ottenere l’interesse dei lettori italiani come è successo ad altri capisaldi del fumetto franco-belga come Franquin, ma non fasciamoci la testa prima di essercela rotta e speriamo che queste prime due uscite possano essere l’avanguardia di altri volumi.
Prossimamente su Fucine Mute un’intervista al nume tutelare di ComicArt City, Massimo Giudici.

4 commenti:

  1. Hamster Jovial lo recupererò. Attendo da tempo di leggerlo

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    1. Io ne avevo solo sentito parlare, non lo avevo mai letto prima.

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  2. Ciao, mi incuriosisce molto il nome ComicArt... coincidenza, citazione o c'è un legame di qualche tipo?

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