Il 2017 di Historica si apre all’insegna dell’austerity e questo Luigi XIV
è in assoluto il volume più smilzo, raccogliendo “solo” due volumi di 46 tavole
l’uno, senza schizzi preparatori o studi in appendice. Per 13 euro si tratta
sempre e comunque di una proposta vantaggiosa, né la scelta della Mondadori
poteva essere diversa visto che la serie originale si conclude con il distico
qui presentato. A testimoniare però la buona salute della collana c’è un
volantino allegato che anticipa due uscite speciali dedicate a Fidel Castro e
Anna Frank.
Luigi XIV è come intuibile un fumetto biografico che si concentra
sulla vita del re omonimo, il celeberrimo “Re Sole”. La vicenda inizia nel fatidico
1661, anno che vede avvicendarsi come consigliere del re Colbert dopo che il
ruolo era stato del cardinal Mazzarino. Si tratta di una data fondamentale, uno
spartiacque nella gestione del potere che nei mesi successivi sarà accentrato
nella figura del re.
La trama si sviluppa
temporalmente in due sensi opposti: da una parte ci sono flashback che approfondiscono alcuni passaggi a cui si fa
riferimento nella storia e dall’altra la narrazione procede linearmente accumulando
le situazioni più rappresentative e importanti della vita a della politica di
Luigi XIV (ad esempio la guerra contro l’Olanda). È ovvio che una vita così
complessa e articolata non potesse venir riassunta compiutamente in sole 92
tavole, tanto più che l’arco temporale preso in esame supera i cinquant’anni, e
quindi gli autori (Jean-David Morvan e Frédérique Voulyzé) hanno impostato il
loro lavoro dedicando particolare attenzione agli aspetti della politica
interna ed esterna del regno del Re Sole e alla edificazione di Versailles.
Anche così, e nonostante l’indubbia professionalità di Morvan, la
frammentarietà dello stile narrativo e la freddezza di dialoghi e didascalie
(pur con qualche lodevole tentativo di renderli più spumeggianti) non rendono Luigi XIV una lettura avvincente anche
se ci viene risparmiata la freddezza didascalica di Napoleone.
Molto ben riuscite, comunque, le ultime cinque tavole con la soggettiva del
protagonista agonizzante; mi hanno ricordato il martirio di Hsi-Men alla fine
de Le 110 Pillole di Magnus.
Ai disegni il brasiliano Renato
Guedes svolge un lavoro quasi contraddittorio: i primi piani e le figure
intere, sicuramente ispirati a quadri d’epoca, sono piuttosto curati ed
efficaci, mentre i dettagli e le panoramiche sono risolti spesso con un’approssimazione
e una noncuranza sfacciate. A livello narrativo lo stile di Guedes “funziona”
(pur nella fissità dei volti e delle pose, ma io preferisco questo stile a uno caricaturale)
ma in un volume francese, che oltretutto affronta un argomento così importante,
mi sarei aspettato un comparto grafico molto più spettacolare e sfarzoso.
Un volume senza infamia e senza
lode, nonostante qualche trovata interessante, ma di sicuro gradimento per chi
ama il periodo storico e le vicende del Re Sole.
L'uscita "speciale" su Fidel Castro è un libro più piccolo di Historica (circa 17 x 25) che ripropone una storia già uscita nel 2013 nella collana Graphic Journalism della Rizzoli e prima ancora per le Edizioni Black Velvet. Sulla copertina c'è il titolo che potrebbe essere della collana di appartenenza, ovvero "Ritratti", ma dietro, sopra il prezzo, c'è scritto: "Comic Book Mondadori n. 1". Anna Frank, anche questo già uscito per Rizzoli nel 2011, potrebbe essere il n. 2.
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