Fresco fresco di stampa (viene
indicato come stampato proprio in aprile 2017), mi è arrivato in fumetteria
questo simpatico volumetto.
Ovviamente imparare una lingua
così complessa come il cinese tramite un fumetto umoristico di 112 pagine è
un’impresa disperata, ma almeno ci si fanno delle gustose risate.
Stefano Misesti (di cui dovrei
avere anche un disegnetto originale in uno dei pacchi sorpresa che faceva lo Sciacallo
Elettronico) dedica ogni pagina, o più raramente due, a una lezione su una
parola cinese, per poi ampliare il discorso ai suoi usi, alla sua pronuncia e
ad eventuali curiosità.
I logogrammi cinesi, talvolta
surreali già per conto proprio, vengono trattati con particolare attenzione,
offrendo delle tecniche mnemoniche per apprenderli basate su delle buffe
storielle.
L’introduzione introduce solo l’autore
e il suo mondo, quindi alcune basi fondamentali del cinese (come i quattro
accenti) le troveremo sparpagliate occasionalmente nelle pagine a fumetti, ciononostante
credo che Il Cinese a Fumetti possa
veramente essere d’aiuto a chi si è già avvicinato allo studio di questa lingua
visto che alcune semplificazioni grafiche sono molto azzeccate.
Un plagio. E peso le parole.
RispondiEliminaAnni fa scrissi per un crooner reso poi famoso dal fatto che accompagnava con la chitarra un famoso nostro ex premier un song che si chiamava Eroe del riso e di cui copia incollo dal file sul mio pc parte del testo: " C'è tanta gente al mondo che non ha riso mai /c'é tanta gente al mondo che non ha pasta mai/c'è tanta gente al mondo che non ha Pastamatic "
Troppo surreale per Mike che preferì altri autori ed altri palchi. Un suo concerto qui nella città di Jannacci è stato annullato anni fa perchè fu venduto un solo biglietto. No kiddin . Forse avrebbe darmi una chance.