lunedì 23 aprile 2018

Sine Requie Anno XIII: Braccamorte

Sotto una copertina minimalista (a suo modo elegante) si nasconde uno dei supplementi più interessanti di Sine Requie tra quelli usciti negli ultimi anni.
Ufficialmente l’argomento del volume è la setta omonima, fondata sui deliri (ma saranno veramente tali?) di Suor Patrizia da Lodi e dedita alla ricerca della Morte o, a seconda della dottrina delle singole cellule, almeno della sua Falce. Questo in virtù del fatto che, qualora servisse ricordarlo, nel mondo di Sine Requie agli umani non è più concesso di morire, ma nel momento supremo si rinasce come zombi, occasionalmente di tipologie diverse.
In realtà mi è sembrato più che altro che gli autori abbiano voluto con Braccamorte andare finalmente più in profondità nel definire quale sia la causa del Risveglio e soprattutto chi o cosa l’abbia generata (e dove risieda). Il tutto viene proposto sempre in modo simbolico, metaforico e volutamente ambiguo, ma la cosmologia dell’universo dietro le quinte di Sine Requie comincia a mostrarsi e altri indizi sparsi nei volumi precedenti si inseriscono coerentemente in questo mosaico. A meno che ovviamente non sia tutto uno scherzo degli autori e le visioni dei Braccamorte non siano tutte false! In un’occasione (i bambini descritti come schizzi non ancora rifiniti dal disegnatore) mi è balenato nuovamente in mente il sospetto che il tutto vada inserito in un contesto metanarrativo, visto che il Cartomante – nome del Master in Sine Requie – è una figura reale nel gioco al pari di Elia Moretti, disegnatore dei tarocchi, ma spero che la rivelazione finale, se mai ci sarà, non si esaurisca così.
Un argomento così specifico e circoscritto ha richiesto ovviamente l’integrazione del materiale di base, ovvero la descrizione delle Congreghe, con capitoli accessori come quelli su «La Giustizia dei Braccamorte» e i rapporti con l’Inquisizione, oltre a una parte dedicata agli onnipresenti Burattini. Non si tratta affatto di una maniera per allungare il brodo, tutt’altro: in questi capitoli vengono presentati elementi altrettanto (se non più) rilevanti al quadro generale che nel resto del volume.
In appendice ci sono ben due avventure che ovviamente ruotano attorno al mondo dei Braccamorte.
Come già si era intuito nel precedente Anno 0, il Cortini e il Moretti sono molto maturati come scrittori “puri” e le molte parti solamente narrative sparse per Braccamorte si leggono con piacere senza ravvisare quelle forzature o quelle ingenuità che potevano emergere nei primi volumi. La lettura è poi resa avvincente dai collegamenti tra i singoli testi, e dal fatto che non sempre è palesato che scrive o pensa.
Gli unici due difetti di Braccamorte sono per me la pessima illustrazione a pagina 14, che sembra più un rapido schizzo che un disegno finito (in un altro contesto forse non avrebbe sfigurato, qui non può reggere il confronto coi lavori di Maffioli e Bontempi) e il prezzo di 29,95 euro per 112 pagine. È vero che l’aumento si è mantenuto costante in questi anni: a parità di foliazione, il secondo Tomo dei Morti presentato a Modena nel 2014 costava 25,95 euro mentre il Tomo delle Creature del 2016 ne costava già 27,95, ma nel caso di Braccamorte un po’ dello spazio è riservato a materiale “di servizio” come le schede dei personaggi delle avventure, sottraendolo così ad altre parti potenzialmente più interessanti.
Potete approfondire qui.

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