sabato 23 maggio 2020

Altri tempi

Il mio primo contatto con la gloriosa rivista Orient Express (ma L’Eternauta era meglio) fu con una raccolta, la numero 6. Anni dopo mi procurai la collezione completa e quella raccolta la regalai ad Alessandro Olivo. Visto che i numeri dal 16 al 18 li conoscevo quindi sin troppo bene, letti e riletti, non avrò fatto molto caso a un particolare che ho notato adesso sfogliando tutti i numeri di seguito: il precedente possessore del numero 16 (datato novembre 1983) aveva tentato di fare il cruciverbino a pagina 84 e, oltre a dimostrare scarsa competenza fumettistica (conosceva Conan ma non Nick Fury? Non aveva mai sentito parlare di Furio Almirante? E nemmeno di Gim Toro?), non era una cima neanche in Storia né aveva una grande inclinazione per la logica. Basta vedere sotto le correzioni della riga 24 a chi aveva attribuito inizialmente l’eventuale fedeltà di Ivan Timbrovic, un personaggio di Cavezzali di cui bastava il nome per capire nazionalità e inclinazioni…
Ho riso di gusto, ma anche da questi particolari si può intuire la temperie culturale di un’epoca in cui l’onda lunga della passione politica degli anni ’70 non era ancora sopita.

7 commenti:

  1. Eheh, sono cose bellissime, anche io mi metto a vedere risposte ai giochi (o ai test!!!) sulle vecchie riviste!

    Moz-

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  2. Orient Express la comprai sempre in edicola e mi piaceva moltissimo. L'Eternauta lo recuperai anni dopo e devo ancora leggere i primi numeri, quella della EPC. Se non sbaglio è una gara Italia - Argentina ...

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    1. Sì, semplificando un po' è così, ma nessuna delle due riviste riuscì a mantenere fino alla fine i propositi. E come ricorderai Barreiro lo pubblicarono da subito su Orient Express!

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    2. Mi ricordo La figlia di Wolfland, sequel di una storia che se non sbaglio era apparsa su Skorpio (o Lanciostory)

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    3. Sì, Lanciostory, ma prima avevano pubblicato Il Pescatore di Barreiro e Rotundo, e poi pubblicheranno Perramus, Le Sette Vite dello Sparviero e Alandor (lì c'era Cadelo, ma era fatto per la Francia).

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  3. Fury é DAVVERO massiccio solo nella effimera miniserie disegnata da Corky C. Lehmkuhl su testo di Howard Chaykin ( primi quattro numeri di Marvel Mix 1996 ndr ). Un tentativo di portare la estetica Extreme di Rob Liefeld in Marvel. Credo non abbia portato bene a CORKY. Senza considerare la difficoltà di ricordare nomi tanto difficili da compitare. Io faccio fatica a scrivere senza controllare l'ortografia nomi come Szymon Kudranski ( Spawn ndr ) e ci ho messo anni per memorizzare Bill Sienkiewicz. Naturalmente l'Ignoto Solutore del cruciverba ricordava lo smilzo Nick Fury di Steranko e Trimpe e Springer e non ha capito il senso della definizione. Capita.

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