I cinesi affamati di minerali hanno avvelenato la terra del Tibet e gli yeti hanno sempre meno cacciagione, dovendosela disputare con altri predatori. In questo contesto i due nuovi Lama Bianchi compiono il loro apprendistato mentre si sviluppano altre sottotrame: lo spietato generale Lao impone la legge marziale e i nazisti che avevamo solo intravisto nel primo episodio conducono degli esperimenti sugli avvoltoi trasformandoli in bombe teleguidate, il tutto sotto la supervisione nientemeno che del redivivo (e invecchiato assai male) Führer!
Proprio mentre succedono tutte queste cose il futuro Dalai Lama Tenzin Gyatso (esiste davvero: è quello ancora in carica adesso) dimostra di essere veramente la reincarnazione di un precedente lama quando prende coscienza della gravità della situazione nel suo paese nonostante il cordone sanitario costruitogli attorno per evitare che si accorgesse dell’invasione che era ritenuto troppo giovane per affrontare. E anche perché il reggente Reting, compromesso coi cinesi, voleva mantenere il potere per sé. Da circa un terzo questo volume diventa quindi un biopic fantastico sui primi anni di vita del Dalai Lama, in cui i due protagonisti avranno solo un ruolo da deus ex machina alla fine.
Spesso la seconda parte di una trilogia ha un ruolo prettamente transitorio tra la presentazione della storia e la sua risoluzione (e anche se può introdurre l’elemento che risolverà la trama non è la più densa). Qui Jodorowsky mette invece fin troppa carne sul fuoco, senza badare al cambio di registro, miscelando misticismo con avventura con rigore storico con scemenze pulp. Il risultato è un caleidoscopio che sconvolge il lettore ma tutto sommato lo appaga – ammesso che il lettore voglia stare al gioco, in equilibrio tra la perplessità per gli esperimenti ridicoli di Adolf Hitler, l’appeal per il vorticante fascino di alcune sequenze e la commozione per altre come l’addio degli yeti.
I disegni mi sono sembrati migliori rispetto alla precedente prova di Bess, ma non mancano rare derive caricaturali anche qui.

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