domenica 23 gennaio 2011

Il cielo sopra il Louvre


Questo volume aveva tutte le carte in regola per non piacermi. Frutto della collaborazione di Jean-Claude Carrière (lo sceneggiatore di Buñuel!) con Yslaire, si presenta come sceneggiatura cinematografica abortita, abbozzo di una vaga trama con alcune "stazioni" obbligate, commento di quadri famosi e celebrazione del Louvre.
Insomma, tutto quanto possa essere meno narrativo e "fumettistico" possibile.
Invece la storia procede in maniera inaspettatamente spedita e avvincente, con un ottimo equilibrio tra scene piene di pathos e situazioni più distese. Il cielo sopra il Louvre non è insomma un semplice catalogo di belle immagini come spesso diventano esperimenti del genere, che finiscono per riassumere una storia senza raccontarla.
Ci sono (e sono tantissimi) gli elementi puramente decorativi, ci sono le ardite metafore, ci sono le semplici riproduzioni di quadri, ci sono i bozzetti palesemente affrettati, eppure tutto concorre a costruire una narrazione molto funzionale. Anche molto più funzionale delle ultime prove di Yslaire come autore completo.
Meraviglioso il formato, che mi ha fatto tornare alla mente i libri che produceva la Paper Tiger.

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