martedì 6 maggio 2014

Il Morto 14: Confessione



A dispetto del nome, Il Morto è più vivo che mai: siamo già arrivati alla quattordicesima uscita e, mi sembra, nel rispetto di una cadenza regolare. La validità della nuova impostazione (sottotrama generale ma singolo volumetto leggibile come “one shot”) si conferma con Confessione, in cui il protagonista visita un paesello senza nome per trovare tracce del proprio passato rimanendo come da copione invischiato in una situazione pericolosa.
È proprio la confessione del titolo, data a un ignaro Peg che si trovava per caso nel confessionale, a innescare la serie di eventi che porteranno Giuseppe Olone a scoprire che non è Giuseppe Olone, stroncando nel mentre la carriera criminale di due balordi.
Anche in questo episodio ci sono azione, ritmo, personaggi molto ben delineati, buoni dialoghi (fantastica la sequenza d’apertura!), idee non banali e un’ottima rappresentazione di un’Italia sospesa tra provincia profonda e metropoli viziosa, senza mai scadere però nella parodia o nello Strapaese. Il cinismo abbonda forse più che nelle precedenti uscite, stemperato però da un inaspettato e forse un po’ affrettato lieto fine.
Sul fronte grafico mi sembra che ci sia stata una lieve flessione ma nonostante alcune incertezze Marco Boselli confeziona comunque delle tavole dignitose – in particolare, mi sembra che sia bravo a disegnare i primi piani. Peccato per l’effetto un po’ ridicolo con cui (forse da parte della redazione) si è cercato di rappresentare la nebbia.
In appendice c’è una simpatica storiella di H. W. Grungle, gradevole anche se il disegnatore Paolo Telloli non si è espresso al suo top.

2 commenti:

  1. La cover molto alla De Chirico o Dalì.

    Moz-

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    Risposte
    1. eh eh... molto Luigi "Cortez" Corteggi...
      Devo dire che quest'ultima è molto più bella delle altre.

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