Seguito de I Borgia (di cui
riprende le sequenze della caraffa truccata e della morte di Cesare Borgia, ma
da un altro punto di vista) Il Papa
Terribile è la storia di Giuliano Della Rovere e delle nefandezze politiche
e sessuali che ne hanno prima determinato l’ascesa al soglio pontificio e poi caratterizzato
il papato. Come in altri lavori recenti di Jodorowsky la trama generale è appena
intuibile nell’accumulo di scene messe una dietro l’altra apparentemente senza
molti legami fra di loro se non per la depravazione e la violenza che le
caratterizza.
In effetti c’è un po’ il gusto di vedere cosa diavolo sarà capace di
inventarsi di volta in volta questa simpatica canaglia d’un Diabolik porporato.
Sarà pure un piacere infantile, ma preso dalla giusta prospettiva nel complesso
è divertente. È inequivocabile poi che la ricostruzione storica sia attenta e
ricercata, e i personaggi realmente esistiti (Macchiavelli, Michelangelo, ecc.)
vengono fatti muovere secondo dinamiche non banali, ma il succo de Il Papa Terribile non è quello. Oltretutto
è occasionalmente ravvisabile in questo fumetto una piacevole inclinazione
grottesca e quasi umoristica (ma chissà quanto voluta da Jodorowsky), anche se
forse dovuta solo al disegno molto espressivo.
I disegni, quindi: Theo (al secolo Theo Caneschi) compie un eccellente
lavoro e pur essendo personale e riconoscibile a tratti mi ha ricordato il
grande Emiliano Simeoni. Anche i coloristi hanno fatto un lavoro egregio
riuscendo a non mortificare il segno di Theo come invece accade spesso con
l’utilizzo del computer. Unica (ma risibile e ininfluente) pecca della parte
grafica è la scelta, se ho ben interpretato le tavole, di non inchiostrare i
disegni ma di stamparli direttamente a partire dalle matite. Il risultato è
poco incisivo e in alcuni casi anche diafano, quando per una storia così truce
e carnale avrei preferito un segno più marcato e deciso. Potrebbe comunque
trattarsi di un difetto (ripeto: risibile e ininfluente) della sola versione
italiana, che per quanto poco riduca le tavole rispetto al formato di partenza
mi sembra che non renda come l’originale francese che avevo sfogliato qualche
Lucca fa senza riscontrare questo effetto un po’ evanescente.
Cavolo, questa mi sa di una storia coi controcazzi (e non solo perché si vedono i pendagli in bella vista XD)
RispondiEliminaDisegni bellissimi, ci ho visto la stessa forza espressiva di Miura!
Moz-