lunedì 25 maggio 2015

Hitman



Tutta colpa di Renzi. Non di Cesare né di Roberto ma di Matteo Renzi, che col suo bonus in busta paga ha contribuito a vincere la mia ritrosia e a prendere il blocco di 3 volumoni dell’Hitman della Planeta che giaceva da un bel po’ in una fumetteria (dove peraltro mi hanno anche fatto uno scontone del 20% portando il totale a 60 euro, per cui il bonus Renzi avanzava pure).
La mia parte migliore, quella razzista e settaria, mi diceva che trattandosi di comic book e soprattutto di Garth Ennis si sarebbe trattato dell’ennesima stronzata che basava il suo appeal sull’ostentazione della scorrettezza politica e sullo shock value ma invece alla fine si è rivelato un buon acquisto. D’altra parte la serie esordisce nel 1996 e il personaggio nasce nel 1993, risale quindi a un’epoca in cui Ennis doveva mostrare almeno un po’ di sostanza e non poteva ancora vivere di rendita.
Tommy Monaghan è un sicario a pagamento con una sua morale che a seguito dell’aggressione di un parassita alieno sviluppa dei tratti metaumani: i suoi bulbi oculari diventano neri come la pece ma in compenso può leggere la mente e vedere attraverso gli oggetti e gli edifici. Queste nuove abilità sono particolarmente adatte a un killer visto che così non potrà mai essere colto di sorpresa. Almeno nella prima decina scarsa di numeri della serie, visto che presto Ennis si dimentica della cosa. Né funziona la pezza che usare i poteri provochi mal di testa a Tommy, visto che lo sceneggiatore butta là l’idea e si dimentica presto anche di quella, salvo riesumarla (raramente) quando gli fa comodo.
Una serie di oltre sessanta numeri non vado a riassumerla tutta. Diciamo che, con le inevitabili approssimazioni e contaminazioni, si possono riscontrare principalmente 3 filoni: gli incontri coi supereroi DC in trame abbastanza classiche; storie di argomento bellico, criminale o comunque violente e drammatiche; minchiatine parodistiche come gli scontri con i dinosauri e i pesci-zombi.
A mio avviso la serie si mantiene su buoni livelli almeno fino al numero 50, episodio dopo il quale Hitman mostra un po’ il fiato corto e sembra essere stato scritto giusto per arrivare alla preventivata conclusione del numero 60.
Ancora oggi le storie, i personaggi e i dialoghi di Ennis mantengono una certa originalità e freschezza. Inoltre il massiccio inserimento di elementi di carattere bellico o comunque realistico e documentato funzionano ancora a distanza di anni nonostante il lettore contemporaneo sia più abituato a queste derive ennisiane. Segno che evidentemente quando scrive di qualcosa che gli piace Ennis è in grado di tirarne fuori delle buone cose. Prima ho accennato alle minchiatine parodistiche che sono state alla base di più di un episodio: per fortuna non sono state tante ma dopo essersi letti una bella storia sulla seconda guerra mondiale o sulla mafia trovarne una è una bella doccia fredda.
I cedimenti più irritanti sono stati a mio avviso la Sezione 8, l’episodio One Million, i due del tesseratto anale e Baytor. Ma Baytor alla fine è simpatico ed ha un suo peso nell’economia della serie.
Il problema di Hitman sono i disegni di John McCrea. Immagino che solo una lunga frequentazione con l’amico sceneggiatore di successo abbia permesso di sdoganare i suoi disegni deformi, approssimativi, tirati via. Un po’ come Yeowell con Morrison. Poi è anche vero che McCrea è riuscito a disegnare da solo praticamente tutta la run di Hitman, ma vorrei ben vedere che con gli sgorbi sproporzionati che disegna si mettesse pure ad accumulare ritardi.
Il veterano Garry Leach ha fatto veramente miracoli ed è riuscito a rendere con le sue chine addirittura belle certe tavole di McCrea, che forse il titolare aveva solo abbozzato. Purtroppo il suo ingresso in campo è arrivato troppo tardi e non è stato costante.
Mi ha fatto quasi tenerezza vedere qualche balloon ancora in spagnolo o le parole tronche, marchi di fabbrica dell’ingiustamente vituperata Planeta Editoriale. Magari oggi avercela ancora la Planeta, con la sua varietà di offerte e i suoi prezzi bassi.

24 commenti:

  1. Bella recensione.
    Mi fa piacere sapere che gli 80 euro di Renzi ("di" Renzi?) in busta paga, non sono una bufala come molti dicono, esistono davvero.
    E anche le buste paga. :-)

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    1. Diciamo che gli 80 euro sono "fluttuanti" nel senso che alla voce DL 66/2014 ogni tanti mi ci trovo con 75€ e a volte 81€, pare che dipenda dai giorni lavorati nel mese...
      Finalmente anch'io da un po' rivedo qualche busta paga dopo un'epoca di vacche magre! :)

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  2. Erano anche nella mia busta paga perchè Matthew Renzi ha pensato bene di basarsi sulla retribuzione e non sulla dichiaraz dei redditi - pezza d'appoggio x chi pensa si sia trattato di voto di scambio - e così ho dovuto entrare non ricordo dove in rete e rinunciare ai dindi. So goes life. Ho principi morali vecchia scuola, ma sono sicuro che se mi aggirassi x il Calderone di Gotham City, Tommy mi offrirebbe una doppio malto ed io pagherei il secondo giro xchè a differenza della Lanterna Verde supplente non dico mai di essere al verde. Pfui. Quando sarò premier al posto di Renzi dimenticherò i miei valori vecchia scuola e dirotterò il Paese verso una rassicurante monarchia vecchia scuola in cui McCrea sarà materia scolastica - chi vive nelle nuvole credendo di sapere cosa siano è pregato di recuperare anche i tre volumetti del Demon di Ennis della Planeta che John ha disegnato per la maggior parte - nelle scuole di fumetto. Ora me ne torno nel mio sancta sanctorum ad evocare il Demone della Completezza delle Serie perchè sia stampato quanto manca della serie di Monarchy ( diciamo uno spin off della Autorithy di Ellis/Hitch ) disegnata dal Meraviglioso McCrea. Pfui.

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    1. Ma certo che McCrea deve essere studiato nelle scuole di fumetto: per capire come NON si disegnano i fumetti.
      Se dovessi rintracciarlo, il Demon Planeta è già nel radar.
      Ma Monarchy non era riconosciuto universalmente come una porcheria? Non l'ho letto ma i commenti erano tutti negativi.
      PS: per amor di precisione, Lanterna Verde non offre un giro a Tommy perché nel costume non ha tasche :D (però è vero che essendo una Lanterna Verde è quasi sempre al verde)

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    2. Io vorrei vivere nella rassicurante Latveria, perché qui ormai vo avanti a prestazioni occasionali. In tutti i sensi.

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    3. è una situazione comune, purtroppo, e diffusissima. Io so solo che ho il contratto fino a giugno, poi chissà (ma sono ragionevolmente fiducioso).

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    4. Resta il fatto che l'affitto di una stanza in quel di Lucca il 28-29-30 novembre potrebbe portare qualche gradito euro in cassa. Ehm...

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  3. Ha il braccino corto il Karo Kyle, come parecchi cartoonists. Prova a chiedere a Jim Lee di disegnarti una splash page doppia con la Lega della Giustizia che fronteggia la Lega dei Gentiluomini Straordinari mentre in secondo piano da un wormhole scaturisce uno sciame di micro stukas senzienti e caratterizzati che mitragliano la Metropolis di Fritz Lang ibridata ad una metropoli di Dean Motter che fa sfondo allo slugfest per meno di due euro ! Io ci ho provato. E gli regalavo anche la mia copia near mint del dodicesimo numero - l'ultimo - della serie di Monarchy. Non ti dico come mi ha risposto. Pfui. Neanche fosse il disegnatore + pagato del mondo.
    Monarchy è come la Doom Patrol di Morrison progettata da un tizio che lascia la festa intorno alle due e si chiude in un bagno stiloso dove non riconosce la faccia nello specchio. Preti guerrieri e suicidi pazzi da ucronie. Demoni corvo. E la ciliegina sulla torta: dodici albi - sei nel volumetto Magic Press Pallottole su Babilonia e sei inediti - tutti disegnati da McCrea...

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    1. ecco, appunto, McCrea, non mi son perso niente.
      Doom Patrol... altro capolavoro dalla grande levatura estetica! E in fondo, anche come testi...

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  4. A me piace Attilan. Quando si è prossimi alla età dei brufoli e delle Grandi Domande ci si immerge nelle rituali Nebbie Terrigene e se ne emerge con una capacità metaumana: alcuni hanno ossa cave, flettono i muscoli e sono nel vuoto ed altri disegnano con un talento di classe Mccrea. Va a fortuna. Il papà di un mio compagno di classe alle elementari si immergeva nelle nebbie lombarde con il suo camion ogni santo giorno e ne emergeva con la convinzione che il figlio dovesse diventare una punta del Milan Football Club. Il bimbo aveva i piedi buoni, ma era soprattutto un notevole narratore - ancora oggi ricordo la storia di un bimbo che sogna nella notte della vigilia di Natale di un pastorello briccone che attenta alla vita del nascituro sul plastico del presepe - di quelli che, con gli anni, possono sedere allo stesso tavolo dei vari Ennis. O Rodari, considerato il plot del suo primo lavoro.
    Una idea per "Milan Mai" - nel caso mi legga - e stia considerando la possibilità di rimettersi a scrivere : in una città lontana sul cocuzzolo di una montagna, gli adolescenti sono congedati con ottanta talenti da investire nel mondo fuori oltre le Sacre Nebbie. Latvo è pieno di entusiasmo quando parte per il mondo nuovo, ma la Volpe Verde ed il Gatto senza Palanche, due bricconi , gli suggeriscono di investire i talenti in una cooperativa che costruisce orrendi casermoni x call center. Latvo diventa ricchissimo, ma i due bricconi pasticciano con la contabilità e ne fanno un elusore fiscale di medio cabottaggio e lo costringono a mettersi a capo di una lobby per la salvaguardia dei paradisi fiscali. Esausto e dopo una notte da Innominato, Latvo si ritira in una lamasseria tibetana dove indossa una armatura a guisa di filtro, ma il mondo lo raggiunge sotto forma di una cartella esattoriale. So goes life.

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    1. questo commento vale da solo tutte le creazioni di Lee e Kirby.

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  5. Spero per il bene della tua anima immortale - io sono agnostico, ma non si mai - che tu non pensi davvero quanto hai scritto. Sei il padrone a casa tua eccetera, ma ti dico solo che Crepascolino, se fosse stato per me, si chiamerebbe Giacchirbi. Giac per gli amici. Immagino che tra qualche anno potrà cambiare nome legalmente. Sperem.

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    1. Sul serio, è una trama che ha dentro TUTTO. Però niente Lee-Kirby niente Attilan, in effetti.

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  6. Il singolo albo che a mio parere esemplifichi la grandezza di Kirby ? Ti ringrazio per la domanda: Captain America # 112 Volume One o prima serie , albo cerniera nella sagha nota come Stanotte Muoio di Jim " Mister Miracle" Steranko. Venti tavole che ripercorrono la carrirera di Steve Rogers. Lee contribuisce con qualche dida, ma anche senza sarermmo di fronte al King degli anni a venire - quello di Kamandi , non di Silver Star o Hunger Dogs - con le chine di Mike Royer, il miglior rifinitore del migliore dei cartoonists. 'Nuff said.

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    1. ho presente, tavole fatte in tutta fretta per rispettare l'uscita mensile a causa dei ritardi accumulati da (mi pare) Steranko. Boh.

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  7. Hitman è stato un piccolo caso editoriale, all'epoca. Quel Garth Ennis era in piena forma. E su McCrea io non la metterei giù così dura. Tieni conto questo e Demon furono i suoi primissimi lavori in DC e che, in generale, gli sceneggiatori britannici si sono spesso lasciati accompagnare da performer della matita non tanto avvezzi al disegno realistico. Proprio il suo tratto smaccatamente grottesco (parecchio influenzato dallo stile di gente come Wrightson o Kelley Jones) lo salvano in corner rispetto ad altri suoi colleghi che invece fanno i seri (nel tratto) senza averne le capacità.

    Ottimo acquisto, comunque. Quando si riescono a trovare in giro chicche del genere stampate dalla Planeta, in generale il fumettaro dovrebbe farti uno sconticino (tenendo conto del fatto che se non sono proprio esaurite, la RW dovrebbe averle a catalogo a buon prezzo). Io, ad esempio, ho avuto sotto gli occhi i cinque volumi del Batman di Breyfogle, ma quelli costavano una trentina di euro a botta. E quindi son sempre rimasti lì :)

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    1. Scusa Luigi ma McCrea imparentato con Wrightson e Jones (e il secondo io lo considero parecchi gradini sotto il primo) non ce lo vedo proprio...
      Anche nel grottesco devono esserci delle regole. Composizione, proporzioni e inchiostrazione devono "tenere" più che nel realistico.
      Comunque sì, sono soddisfatto dall'acquisto. Anche i redazionali Planeta sono interessanti.

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  8. Ennis e McCrea insieme sono anche gli autori del grottesco Dicks. Da noi è stato pubblicato un solo volume. Strano, ma vero: McCrea ha disegnato anche Superboy. E una miniserie con le origini dei metaumani di Autorithy ( Jenny Sparks, Jack Hawkmoor etc ) su testi di Mark Millar , da noi sul mensile Wildstorm della Magic Press.
    Effettivamente il Demon dinoccolato e scomposto di McCrea può far pensare ad un Kelley Jones spigoloso, ma credo che il suo segno derivi da una rilettura personale di quello british delle riviste umoristiche. Jones comunque dopo anni di Micronauti in cui teneva a freno la sua natura weird comincia a personalizzare le sue cose con il Deadman di fine anni ottanta e , più o meno negli anni del Demon del Dinamico Duo, è al lavoro sugli Elseworld di Bats e Dracula e sul Sandman da Calliope in poi per qualche numero ( Stagione delle Nebbie ). Naturalmente i cartoonists comunicano tra di loro proprio con il loro lavoro. L'allievo + famoso di Jones è Kyle Hotz: meno estremo nelle contorsioni a cui sottopone i suoi personaggi, ma meno incline a lavorare con supporti fotografici.

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    1. la miniserie di Jenny Sparks a cui fai riferimento ce l'ho in un volume Magic.

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  9. Hai parecchio materiale di McCrea. Un vero fan. Non ricordo in che numeri, ma è stata tradotta anche una saga di Spiderman , credo da Webspinners ( effimero tentativo di emulare l'antologico Legends of The Dark Knight ) di Ennis e McCrea
    ( The Thousand ) .

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    1. Non ho "parecchio" materiale di McCrea, ho TROPPO materiale di McCrea vista la sua qualità. This giveth the convent.

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  10. La brioche ricotta e ciocciolato era meno stuzzicante del solito ed al posto della solita barista clone-di-quella-giornalista-de-LA7-bionda-dinamica-e-moderna ho trovato un tizio che parlava come Mika e non era in grado di disegnare il Deadman di Jones con la polvere di cacao sulla schiuma del cappuccio. Ci sono giornate così. Sono uscito dal locale e qualcuno mi aveva zanzato il deltaplano, lasciandomi solo la catena e ricordandomi che non avevo rinnovato l'assicurazione contro furto ed atti vandalici. Cominciamo bene. Poi ho assunto la posizione di meditaz grantmorrisoniana e ho immaginato come sarebbe stato Tutto Cominciò l' Estate Indiana, se fosse stata disegnata da McCrea al posto di quel tale Mailo Menari ed il sole è tornato a splendere !

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    1. Non penso che sia possibile rinnovare un assicurazione furto e atti vandalici per un deltaplano, e comunque con l'eventuale costo che ne verrebbe secondo me è stato più conveniente farsi fottere il deltaplano. Non ci hai rimesso, fidati.

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  11. Oppure Giuseppe Bergman riletto da Kelley Jones - non tanto Delon quanto Tonmy Perkins ( sicuramente uno dei suoi modelli quando disegnava Bats ) - la cosa bella con Kelley è che non riconosci i suoi Bruce Wayne o Morfeo da una tavola ad un altra tanto ne cambia i tratti da una tavola ad un altra. Non è fantastico il poter ipotizzare un universo in cui tutto cambia frame by frame ?

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