domenica 7 giugno 2015

Historica 32 - 14-18 1: Il Soldatino



Ormai è evidente anche a me che La Grande Guerra non è il titolo che la Mondadori ha dato ad alcune serie franco-belghe ma una sorta di etichetta, una collana-nella-collana, in cui presenterà storie ambientate durante il primo conflitto mondiale. C’ero cascato ben due volte (qui e qui), ma visto che 14-18 è una serie lunga con ulteriori sottotitoli a distinguere i volumi stavolta me ne sono accorto.
Non amo le storie di guerra ma questa è un po’ particolare. In sostanza è la saga di otto amici francesi (di indole, moralità ed estrazione sociale diverse) che ad agosto 1914, proprio a ridosso del matrimonio di uno della compagnia, partono per il fronte.
La loro nuova vita è ovviamente caratterizzata da quelle brutalità e tragedie che già sono state raccontate in vari libri, film e fumetti, ma per quanto la vita militare sia ben presente sembra costituire più che altro un banco di prova per i protagonisti, una iniziazione funzionale alla rivelazione della loro vera natura, un’occasione in cui verranno a galla segreti inconfessabili. Anche se non mancano scene con battaglie, trincee e quant’altro i riflettori sono puntati sulla psicologia degli otto protagonisti e, svolta decisamente originale in questo genere di fumetti, delle loro compagne rimaste a casa. Corbeyran ha imbastito inoltre un sistema di flashforward con cui all’inizio di ogni episodio (ognuno dei quali segue una precisa cronologia) viene mostrata la sorte di uno o più coscritti – finora, la maggior parte ne è venuta fuori malissimo!
Il gioco col lettore diventa quindi quello di capire come si è arrivati a un certo punto, e intuire le situazioni che hanno portato a conflitti o prese di coscienza nel gruppo. Una struttura che avvince e che mantiene vigile il lettore, ma che ha il limite di dare l’impressione che a fare la Prima Guerra Mondiale fossero solo gli otto protagonisti visto che i volumi sono impostati sulle canoniche 46 tavole (o poche più) degli albi standard franco-belgi, riducendo fisiologicamente lo spazio degli altri comprimari, che sono praticamente solo due graduati dell’esercito francese – gli altri personaggi e “comparse”, a parte le donne, sono del tutto indistinti.
I disegni di Étienne Le Roux non sono granché o forse sono semplicemente poco adatti al tipo di storia: troppo lievi, ogni tanto quasi caricaturali, a volte apparentemente risolti con una certa faciloneria. Questo per quel che riguarda le figure umane: va detto infatti, come segnalato da Sergio Brancato nell’introduzione, che in realtà Le Roux è più che altro l’organizzatore di uno studio che comprende anche Loïc Chevallier (décors) e Jérôme Brizard (colori e sfondi del secondo episodio).
14-18 è una serie che seguirò con curiosità e costituisce anche una bella scommessa da parte della Mondadori, o forse una testimonianza dell’ottima salute di cui gode la collana Historica: 14-18 è prevista sulla lunghezza di 10 episodi ed essendone usciti al momento solo 3, quelli qui raccolti, non penso che vedremo la conclusione prima di 5 anni – a voler essere ottimisti. Con i migliori auguri che Historica per quella volta ci sia ancora.

3 commenti:

  1. Ah, ecco spiegato l'arcano. Avevo appunto commentato al tuo post sul pilota dell'edelweiss che i disegni di Hugault non mi facevano impazzire, poi ho guardato questi dello "studio" leRoux e mi sono chiesto appunto come si potesse portare avanti una stessa serie con uno stile grafico tanto diverso.
    Insomma, anche io ero convinto che La Grande Guerra fosse una serie antologica. Comunque per come parli di questo 14-18, penso potrebbe piacermi. Non vederne la conclusione se non tra un pugno d'anni, però, perplime anche me.

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    1. potrebbe anche darsi che il lavoro d'equipe accelleri la produzione. Sul volume non vengono riportate le date originali di uscita dei volumi francesi.

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  2. M sembra Luca tutto estremamente interessante ..si i disegni forse poco adatti al tema trattato, ma la tua recensione spinge a leggerlo..
    Grazie come sempre e buona serata!
    Bacio!

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