lunedì 21 settembre 2015

Considerazioni sparse a seguito della (ri)lettura dei primi numeri di Linus


Dick Tracy è illeggibile, di qualsiasi epoca siano le storie.

Certo: la “poesia”, il “surreale”, ecc. ma non è che Krazy Kat è un po’ sopravvalutato?

Forse Magnus si è ispirato un po’ ad Al Capp per elaborare il suo stile.

Non capisco se Crepax fosse peggio agli esordi, quando ancora dimostrava un certo impegno, o nella maturità.

Per la redazione di Linus non esistevano operai e contadini, o non sapevano leggere (o se sapevano leggere si dava per scontato non leggessero Linus).

il numero di lettori che risposero al primo sondaggio di Linus probabilmente è superiore a quello di quanti oggigiorno seguirebbero una rivista del genere.

In redazione non sapevano che “billions” si traduce con miliardi e non “bilioni” (o meglio, lo sapevano ma preferivano comunque tradurlo così).

Non avrei mai immaginato che il Flash Gordon di Raymond fosse stato oggetto di critiche e contestazioni!

Anche in epoca pre-informatica di controlli più scrupolosi si potevano verificare errori e refusi, come segnalato autoironicamente dai “no-prize” (ma qui di premi ne davano eccome) ai lettori che li trovavano. Da notare anche la presenza di sottolineature laddove andava il corsivo (sistema per indicare al tipografo quale carattere adottare prima dell’introduzione degli word processor).

I modi di dire e le frasi idiomatiche sono veramente una tragedia da tradurre da una lingua all’altra.

Girighiz è (poco meno di) un capolavoro. Adesso mi è venuta voglia di recuperare altro di Lunari, maledizione…

Barnaby sarà pure disegnato al risparmio ma è delizioso.

Il termine “fumetto d’Autore” (o meglio, io ricordavo “d’elite”), la cui contrapposizione con quello popolare ritengo da anni essere un falso storico generato a beneficio del secondo, non sembra essere stato coniato da Linus, non in questi primi numeri, almeno (urgono approfondimenti).

5 commenti:

  1. Belle considerazioni. Io penso che:
    1) Su alcuni numeri che ho io secondo me non è così male. Ma bisogna entrare in un certo spirito. Potrei essere più preciso con un esempio, se vuoi.

    2) Per me no, chi di noi non ha conosciuto una Krazy Kat?

    3) Interessante... Quando lo vedrò glielo chiederò :-)

    4) Crepax è partito come il peggiore, ma poi si è perfezionato, diventando ancora peggio. Il successo dei suoi fumetti per me è uno dei grandi Misteri della vita. Se qualcuno me lo spiega...

    5) Per i radical - chic (brutto termine lo so) non "esistono" operai e contadini. "Esiste" gente che finge di esserlo.

    6) Infatti c'era un solo canale in TV o al massimo due.

    7) "Bilioni" fa molto Paperon de'Paperoni.

    8) Era vecchio e americano, quindi brutto e cattivo.
    E poi lo avevano stampato in Italia in epoca fascista e lo leggevano i "matusa", quindi aveva tutte la colpe del mondo.
    I lettori di Linus erano come le Guardie Rosse. Ma mediamente assai più ricchi.

    9) Una volta Ranieri Carano (credo) scrisse un pezzo e parlando della Grande Guerra stamparono "Australia" invece di "Austria". E accanto: "ho lasciato il refuso perché era troppo bello".

    10) Ecco perché i film di Totò e i fumetti di Jacovitti in America non se li fila quasi nessuno.

    11) Fra Salmastro anche è molto bello, oltre a Girighiz.

    12) Barnaby lo conosco poco. Non c'era un libro pocket?

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    1. Questa risposta vale tutta la fatica che ho fatto ieri sera per mettere il post con la linea che andava e veniva! :D

      Appena ho un momento di calma mi riservo di commentare più diffusamente (comunque il commento a Crepax mi ha schiantato :D)

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    2. 4 - sto ancora rotolando dal ridere. Personalmente penso che ci sia un po' di conformismo nel gradimento verso certi autori, una volta "legittimati" (e non riesco a immaginare legittimazione più efficace dei costosissimi volumi Rizzoli Milano Libri) entrano nell'empireo e li si accetta come Maestri anche per non fare la figura di quelli che non ci capiscono. Ma ci sono pure quelli a cui Crepax piaceva davvero...

      6 - Mmh... è vero ma è anche vero che sono cambiati i tempi. Altrimenti tutte le altre testate lanciate all'epoca di Linus (tra cui Alì Baba della stessa Rizzoli Milano Libri) avrebbero avuto successo.

      8 - innegabile l'entità del conto in banca dei linusiani, ma la politica ci sarebbe entrata più tardi e controvoglia come ricorda Carano nelle sue memorie su Orient Express.

      9 - Geniale!!!

      11 - ricordo di aver letto qualcosa di Fra Salmastro, ma Girighiz è stato proprio una rivelazione. Ci sarà ancora da attendere un bel po' per Fra Salmastro, giusto?

      12 – non so se di Barnaby sia uscito un pocket, né internet (a cui anche stasera accedo con difficoltà, dannazione!) mi è stato d’aiuto a capirlo.

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  2. 11) Credo di sì. Io ho conservato un Linus (n. 47, settembre 1968) con una storia di Fra Salmastro "starring" il diavoletto imbranato Menafumo (una sorta di Geppo più "adulto") che deve costruire un ponte in una notte. Una delle cose più divertenti che ho mai letto, con una perfetta interazione fra testo e disegno. Io la preferisco addirittura a Girighiz perchè non sono strip, ma una storia lunga... gusti personali comunque.
    Sì c'è un vecchio Oscar Mondadori intitolato "Barnaby e Mr. O'Malley".
    P.S.: Per il computer puoi provare a chiamare Menafumo... magari lui te lo sistema! :-D

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    1. A questo punto comincio a credere che sia veramente un problema di computer e non di linea. Magari con un System Restore...

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