Gerardo Canelo mi ha girato la seguente comunicazione:
Simplemente avisarles que en el dia de hoy en San Luis, ha
fallecido a los 77 años el maestro Leopoldo Durañona (1938/2016).
Durañona era un disegnatore molto particolare, per essere argentino. Di scuola brecciana (si può trovare un esempio di questo suo stile in una storia pubblicata su Sgt. Kirk), ebbe contatti con il mercato nordamericano prima di tanti altri connazionali e lo sviluppo del suo stile ne fu influenzato, adottando alcune soluzioni grafiche tipiche della Warren dei tardi anni '70 e degli artisti che la animavano.
Nei primi anni '80 l'Eura pubblicò diversi suoi lavori decisamente sperimentali, in cui faceva ricorso anche a collage e fotografie. Non so quanto la qualità di riproduzione ne fosse responsabile, ma accanto a felicissimi esiti iperrealistici ci furono anche risultati in cui la lettura dei disegni risultava un po' difficoltosa con tutte quelle masse di nero.
Nel corso degli anni il suo stile si fece sempre più personale fino a diventare molto scarno, tanto che su Fumo di China venne accusato di disegnare ormai solo storyboard, come nel caso di Construct scritto da Paul Jenkins. Il punto è che Durañona gli storyboard li disegnava sul serio: saltai sulla poltrona del cinema quando vidi il suo nome nei credits di Sky Captain and the World of Tomorrow.
Ho sempre trovato che Guy Davis disegnasse come il Durañona maturo, e finché non avrò evidenza del contrario rimango convinto che fosse uno pseudonimo usato da Durañona.
Non riesco più a risalire al suo sito o blog, quindi non riesco ad avere la certezza che alcune delle storie molto originali e ironiche (di un'ironia spesso macabra) che disegnò le avesse scritte lui, in ogni caso erano un bel leggere.
Mi sarebbe piaciuto intervistarlo, e da qualche parte dovrei avere ancora un suo indirizzo mail. Ormai non sarà più possibile, peccato.
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