sabato 20 febbraio 2016

Un monumento a un periodo felice per le edicole italiane e a quello che avrebbe potuto essere.


3 commenti:

  1. Un gran peccato. Mi chiedo però se davvero la gente preferisca perdere diottrie (e colori) sul formato 16x21 o è solo ed esclusivamente (come credo) una questione di prezzo.
    Qualche titolo interessante continuano a tirarlo fuori. E per il formato più grande, piuttosto che tirare definitivamente i remi in barca, avrebbero almeno potuto pensare ad una distribuzione nelle sole fumetterie.
    Io però di albi con le tavole ridotte e in bianco e nero non ne voglio più sentir parlare. A parte Sherlock Holmes Society e Xenozoic di Mark Schultz che dovrebbe essere uscito proprio in questi giorni :)
    Se ti interessa, comunque, a marzo dovrebbero pubblicare il volume 8 de Il Crepuscolo degli Dei. Sarà questo l'ultimissimo albo a colori di ampio formato?

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    1. Avevano annunciato un nuovo formato con due volumi per numero ma ancora non si è visto nulla. Evidentemente c'è poco da fare: il cliente occasionale (che a questo punto credo esista ancora) vuole solo roba in formato 16x21, indipendentemente dalla resa e dalla effettiva qualità. Se è a colori forse va anche meglio, senza però che la resa dei colori debba essere necessariamente buona: basta che sia a colori. Se fossi Crepascolo direi: so goes life. O meglio, so goes Italy.

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  2. A me piace l'idea di uno spillato in b/n in formato tabloid. Se ne compero due copie e ne lascio una una mezza giornata a Crepascolino, avrò anche un albo a colori che apprezzerò sicuramente pensando al sorriso schietto e sgangherato del mio cucciolo.
    Temo anch'io, però, che il Lettore Occasionale - quello grazie al quale è sempre possibile trovare un Diabolik o uno Zagor abbandonato nello scompartimento del treno che sarà la ns casa x una oretta - risponda pavlonianamente al richiamo dell'albo in formato quaderno. Se fossi Vonnegut, direi so goes life.

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