martedì 6 settembre 2016

Il Morto 6: Ti conosco, mascherina!

Ancora qualche giro di redistribuzioni e avrò tutti i numeri de Il Morto. Questo sesto episodio datato marzo 2012 è fondamentale per la trama portante, visto che viene svelata la ragione della persecuzione verso Peg e si delinea in maniera precisa il rapporto con il “cattivo” della serie e con alcuni altri personaggi.
Peg entra in contatto con Rossana Pontecorvo, anche lei ex appartenente alle forze speciali in cui ha militato il protagonista, e comincia a sbrogliare la matassa che un giorno lo condurrà da Zaxan. La vicenda rende onore al suo titolo e il Morto dovrà confrontarsi con doppi giochi, identità nascoste e cambi di barricata. Il tutto è ambientato principalmente in una suggestiva Venezia, con una effervescente “coda” nel manicomio dove è trattenuto un altro ex commilitone di Peg.
Come sempre nel caso di questi primi episodi l’aspetto grafico è assai povero: i disegni dello Studio Telloli sono assai rozzi e l’uso del computer per abbellirli non migliora la situazione. In questo numero Ruvo Giovacca fa inoltre uso di costruzioni sintattiche un po’ ardite: sono grammaticalmente corrette ma sentire certe formulazioni un po’ arzigogolate in bocca a dei criminali o durante una scena d’azione è un po’ straniante.
In appendice viene ospitata un’altra storia breve di H. W. Grungle: la gag di Anghinoni è molto simpatica e i disegni di Paolo Telloli sono di buona fattura.

7 commenti:

  1. Da quello che vedo in rete, mi sono fatto l'idea che H. W. Grungle sia una sorta di omaggio a Moebius. E' così ? Tu lo pronunci Eigdubliù Grangol ?

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  2. O Granghel. Tutto sommato preferisco Granghel. Vedo Gianca Giannini che doppia Jack Nicholson in Shining e cerca di riprodurre la pronuncia inglese/americana perchè quel suono alieno rimbombi ancora di più negli ambienti ( ricordi Jack quando dice che si chiama Torrance ? ricordi "quel" Torrance ? hai ancora i brividi ? io sì ).
    Granghel pronunciato da un paziente in una nuova serie di In Treatment con Paolo Sorrentino nel ruolo dell'analista e Filippo Timi in quello del paziente Granghel. Brr.

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    1. Confesso che nella mia testa lo pronuncia Accavu Grùnghel.

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  3. Credo che il team de Il Morto approverebbe.

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    1. Mah, continuo a non capire questo disprezzo per Il Morto. Certo, i primi numeri lasciavano molto a desiderare come disegno ma poi anche quell'aspetto sarebbe migliorato.

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  4. Non so il resto del mondo, ma il sottoscritto non disprezza nessun fumetto che si affacci con un formato - il tascabile - che a mio parere è una possibile risposta alla crisi. Storie veloci in un albo che si può leggere sulla metro mentre si raggiunge la scuola o il lavoro. Ammetto che il primo numero non mi è piaciuto. Cercherò di procurarmi qualcuno dei successivi x vedere i miglioramenti.

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    1. Almeno fino al numero 6 la qualità dei disegni è un po' bassa, in effetti.

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