Netta svolta qualitativa per la
neonata collana della Mondadori: la riduzione del romanzo di Verne ha un taglio
decisamente più moderno e avvincente di quello de L’Isola del Tesoro.
Chris Millien fa tutto:
adattamento, sceneggiatura, disegni e colori, indulgendo ogni tanto in alcune
derive caricaturali e in certi siparietti quasi da manga che movimentano a
dovere le tavole. La narrazione è frizzante e il volume si divora in un fiato.
L’aspetto in cui l’autore è leggermente carente rispetto agli altri è la colorazione,
che spesso è un po’ troppo livida. La pessima resa di stampa sembra quasi
essere stata scelta per sottolinearlo.
Come al solito, la copertina è di
Jean-Yves Delitte e in appendice c’è un dossier con saggi sulla figura, l’opera
e l’epoca di Jules Verne.
Pur se questo volume è stato una
piacevole sorpresa, aspetto eventualmente di provarne ancora un altro prima di
decidere se fare tutta la collezione. È evidente che il target ideale è molto
più giovane di me, e non mi sembra che per la Mondadori migliorare la qualità
di stampa sia una priorità.
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