Kei Zama inserisce nel canone grafico dei supereroi un po’ di stilemi manga e a pagarne le conseguenze sono principalmente i volti femminili, assai bruttarelli. Ben peggio farà “Geoffo”, chiamato/a in soccorso di un/a Kei Zama evidentemente in ritardo con le consegne dell’ultimo episodio.
Cloni Ombra è un fumetto insulso, al massimo si può riconoscere a Emily Kim l’onestà di aver dato al pubblico quello che si pensa voglia, senza fronzoli, senza fantasia, senza personalità e soprattutto senza tentativi di nobilitare una trama scontata che avrebbe potuto scadere nel ridicolo con deviazioni troppo velleitarie.
Come di consueto le copertine sono opera di David Nakayama, che disegna le Gwen come fossero formose pin-up degli anni ’40 mentre invece il personaggio è un’adolescente dal fisico asciutto.
"il Reed Richards di questo universo è un ragazzino di colore"
RispondiElimina'Nuff said !!!
Questa è l'aria che tira.
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