Proprio bello questo secondo
volume dello spin-off dedicato alla jeunesse
di Thorgal, tanto da farmi parzialmente ricredere sull’impressione che avevo
avuto del progetto nel suo insieme.
Gandalf il Pazzo ha organizzato
un incontro con i figli degli altri capi per trovar marito alla figlia Aaricia,
architettando però il tutto in modo che a vincere sia il pretendente che vuole
lui: i rampolli non dovranno infatti sfidarsi in prove fisiche ma a una partita
a scacchi, che Gandalf farà vincere astutamente al designato.
Al villaggio arriva però anche
una Skjaldmo, una donna-guerriero che potenzialmente può diventare valchiria,
che rompe le uova nel paniere a quel paraculo di Gandalf giungendo addirittura
a far rapire la giovane Aaricia dai suoi alleati berserker. Thorgal e l’altra
bella gioventù convenuta alla festa per contendersi la mano di Aaricia
partiranno quindi alla volta della tana dei guerrieri-belva rinnovando un
canovaccio che rimanda alle storie più classiche di Van Hamme.
Yann ha scritto una storia
originale e coinvolgente, con moltissimi riferimenti ai miti norreni e alle
leggi e usanze dei vichinghi (se se li fosse inventate di sana pianta il
risultato è comunque ottimo). La sua ironia si riverbera anche in una citazione
un po’ forzata di Lanfeust,
ma per il resto non ho proprio nulla da eccepire, anzi.
Quella macchina sforna-tavole di Surzhenko
è riuscito a mantenere molto alto il livello dei suoi disegni, almeno nel primo
dei due volumi qui raccolti (l’eponimo Runa).
Spesso ha tralasciato gli sfondi che ha poi realizzato direttamente a colori in
un secondo momento, ma così ha potuto concentrarsi di più sulle espressioni e
le pose dei personaggi, e più in generale sugli altri dettagli. Purtroppo nel
secondo episodio, Berserkers, gli ho
riscontrato gli stessi difetti dovuti ai frenetici tempi di consegna delle sue
ultime produzioni.
Una curiosità: a Palmanova
Carlo Ambrosini mi ha detto che era in ballo anche lui per realizzare Kriss di Valnor ma poi non se ne fece
nulla a causa della differenza di stile con Rosinski.
Nessun commento:
Posta un commento