sabato 15 luglio 2017

I Mondi di Thorgal 7 - La Giovinezza di Thorgal 2: Runa

Proprio bello questo secondo volume dello spin-off dedicato alla jeunesse di Thorgal, tanto da farmi parzialmente ricredere sull’impressione che avevo avuto del progetto nel suo insieme.
Gandalf il Pazzo ha organizzato un incontro con i figli degli altri capi per trovar marito alla figlia Aaricia, architettando però il tutto in modo che a vincere sia il pretendente che vuole lui: i rampolli non dovranno infatti sfidarsi in prove fisiche ma a una partita a scacchi, che Gandalf farà vincere astutamente al designato.
Al villaggio arriva però anche una Skjaldmo, una donna-guerriero che potenzialmente può diventare valchiria, che rompe le uova nel paniere a quel paraculo di Gandalf giungendo addirittura a far rapire la giovane Aaricia dai suoi alleati berserker. Thorgal e l’altra bella gioventù convenuta alla festa per contendersi la mano di Aaricia partiranno quindi alla volta della tana dei guerrieri-belva rinnovando un canovaccio che rimanda alle storie più classiche di Van Hamme.
Yann ha scritto una storia originale e coinvolgente, con moltissimi riferimenti ai miti norreni e alle leggi e usanze dei vichinghi (se se li fosse inventate di sana pianta il risultato è comunque ottimo). La sua ironia si riverbera anche in una citazione un po’ forzata di Lanfeust, ma per il resto non ho proprio nulla da eccepire, anzi.
Quella macchina sforna-tavole di Surzhenko è riuscito a mantenere molto alto il livello dei suoi disegni, almeno nel primo dei due volumi qui raccolti (l’eponimo Runa). Spesso ha tralasciato gli sfondi che ha poi realizzato direttamente a colori in un secondo momento, ma così ha potuto concentrarsi di più sulle espressioni e le pose dei personaggi, e più in generale sugli altri dettagli. Purtroppo nel secondo episodio, Berserkers, gli ho riscontrato gli stessi difetti dovuti ai frenetici tempi di consegna delle sue ultime produzioni.
Una curiosità: a Palmanova Carlo Ambrosini mi ha detto che era in ballo anche lui per realizzare Kriss di Valnor ma poi non se ne fece nulla a causa della differenza di stile con Rosinski.

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