sabato 8 febbraio 2020

Historica 88 - Valois 1: Il miraggio italiano

Valois è ambientato all’alba delle Guerre d’Italia, che i lettori di Dago conoscono bene: Carlo VIII in preda a manie di grandezza decide di rimpossessarsi di Napoli, anche perché malconsigliato dalla sua corte di opportunisti – non che ci volesse molto a fargli prendere quella decisione. Gli eventi storici non rimangono proprio sullo sfondo, ma procedono paralleli a quello che è in sostanza un buddy movie che vede prima contrapposti e poi amici “per forza” i due veri protagonisti: da una parte Henri Guivre De Tersac voleva fare il soldato e riempirsi di gloria ma l’ultima raccomandazione che ha potuto sfruttare gli ha permesso di diventare solo segretario dello zio diplomatico De Brie, dall’altra il catalano Blasco De Villalonga è stato indirizzato alla vita monastica dal padre mercante dopo una delusione amorosa finita col primo sangue del ricco rivale.
Il caso li fa incontrare in una taverna con i rispettivi seguiti e per sfuggire a un agguato verranno accolti dal capitano di ventura Vitellozzo Vitelli che ne farà dei soldati, introducendoli così al variegato mondo delle Guerre d’Italia e delle compagnie mercenarie.
Come dicevo, la Storia è coprotagonista di Valois e non solo il palcoscenico su cui si muovono Henri e Blasco. Forse anche per questo Thierry Gloris ha voluto enfatizzare le gesta di alcuni personaggi (figurarsi, ci sono persino i Borgia) o ha scelto le spiegazioni più spettacolari o pruriginose per le motivazioni di alcuni fatti storici. Il suo stile di scrittura riflette questa tensione tra rigore storico ed esigenze per così dire commerciali, alternando nei dialoghi un registro schietto e volgare con un altro che vorrebbe mimetizzarsi con la parlata dell’epoca. Il risultato è comunque scorrevole e si legge con piacere senza dare l’impressione che ci sia dell’infodump, benché il lavoro di documentazione sia evidente – dall’introduzione di Brancato, che però rivela un po’ troppo della trama, si apprende che Vitelli è veramente esistito. È anche vero che seguendo in ogni capitolo due trame diverse ma parallele (e a volte convergenti), cioè le avventure di Henri e Blasco e la calata di Carlo VIII, Valois avanza un po’ lentamente e nonostante il re francese morirà di lì a pochi anni potrebbero volerci ancora un bel po’ di volumi per concludere questa serie, di cui Historica ha raccolto qui i primi due episodi.
I disegni sono come piacciono a me: realistici e curati. In effetti molto del loro fascino si deve al lavoro del colorista Felideus, al secolo Juan Parra. Jaime Calderón è rigoroso e anche molto espressivo ma in alcune panoramiche non si è profuso in dettagli, ed è lì che la colorazione gli viene in aiuto integrando i disegni. Peccato che su delle tavole così belle e vivaci siano apposti dei balloon digitali che risaltano da tanto sono squadrati e artefatti.

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