Non sempre le curiosità che adocchio su CaseMate si rivelano interessanti come apparivano, o forse sono io che fraintendo le recensioni. Flavor Girls non è una parodia demenziale dei manga, ma se ho ben capito vorrebbe proprio rientrare nella categoria. Il formato è quello di un comic book ma l’autore Loïc Locatelli-Kournwsky dovrebbe operare sul mercato francofono.
Dodici anni dopo l’invasione spaziale annunciata da un’enorme testa (!) la Terra è difesa dalla Flavor Girls, supereroine coi poteri… dei frutti (anche il carciofo è un frutto?). Dopo una breve introduzione sulla situazione la storia si apre con la studentessa Sara che viene scelta sua malgrado per ottenere il potere… dell’ananas.
Il retroscena è che gli invasori, gli Agarthiani, vogliono impossessarsi dell’albero sacro che dona i poteri alle ragazze tramite degli scettri, e per individuarlo devono prima rinvenire delle reliquie che lo indeboliscono. Addestramento della neofita, mazzate, scenette strappalacrime, umorismo a buon mercato e tutti gli stereotipi del genere – con tanto di schede delle protagoniste. Non si tratta insomma di una presa in giro del materiale di riferimento, o se lo è non è affatto chiaro. Beninteso, c’è dell’umorismo ma è un umorismo interno alla narrazione (alla quale viene quindi data dignità) e non un’autoironia che sottolinei quanto le situazioni e i personaggi siano ridicoli. Sì, le stesse Flavor Girls si lamentano del nomignolo con cui vengono chiamate, ma la cosa finisce lì.
Poi di mezzo c’è anche un’umana vista all’inizio che ha fatto un qualche patto con gli invasori e c’è anche la sottotrama dell’Alleanza degli Stati Sovrani che vorrebbe controllare le Flavor Girls, ma sono solo scossette effimere in un encefalogramma desolatamente piatto. Non capisco poi che senso abbia mettere a metà della vicenda, quando comincia l’evento-clou, quel corpo estraneo che è l’adattamento di un film horror del 1977 reinterpretato dalle eroine. Oltretutto non so quanto il fumetto possa interessare ai patiti di questo tipo di manga perché le scene d’azione occuperanno al massimo metà della storia.
I disegni sono scarni e schematici sin dall’inizio, in compenso il tratto si impoverisce ulteriormente con il proseguire della storia. Eros de Santiago ha fornito assistenza ai colori.
Potrei essermelo solo immaginato, ma mi pare che su una delle ultime Anteprima qualche editore ha annunciato la versione italiana di Flavor Girls. Se a qualcuno piace il genere…

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