mercoledì 16 aprile 2025

Mortelle adèle 1: Tout ça finira mal

In uno degli ultimi CaseMate veniva indicato come uno dei rarissimi successi recenti in un mercato della BéDé sempre più in crisi e uno degli ultimi baluardi a difesa della produzione autoctona francese contro l’erosione delle quote di mercato da parte dei manga. Ovviamente ne avevo già sentito parlare, comunque ho deciso di darci finalmente un’occhiata.

La prima dozzina di pagine del volumetto sono dedicate all’autopresentazione di Adèle e del suo mondo facendo sfilare amici, nemici, familiari, aspirante fidanzatino e introducendo l’atmosfera del fumetto, cioè un umorismo nero con una bambina terribile che squarta le bambole per trovarne la bellezza interiore e fa le prove per il seppellimento del suo micio (che spera sia un feroce cucciolo di leone). Non che Adèle sia poi così cattiva: prepara anche una lettera di raccomandazione a Dio affinché resusciti sua nonna dopo che sarà morta. Il libricino conta 96 pagine ma non è poi molto denso visto che a volte tutto si conclude anche con un’unica vignetta e solo raramente le gag sono più articolate: a questo ritmo si legge in fretta.

Accanto a trovate molto simpatiche e a qualche vaghissimo tocco di satira sociale ci sono anche battute più banali e risapute ma nel complesso è piuttosto divertente anche per un pubblico adulto, a cui ovviamente non è indirizzato.

Dal punto di vista grafico siamo distanti tanto dall’eleganza della Linea Chiara quanto dall’esuberanza modulata della scuola francofona post-Jijè. I disegni non si possono certo definire brutti, ma c’è qualcosa di sintetico in loro, nel senso di legnoso e poco dinamico (che poi sarà un pregio per i bambini che potranno copiarli senza troppi sforzi). D’altra parte non mi è chiaro il processo creativo dietro Mortelle Adèle: se gli autori sono Mr. Tan per i testi e Miss Prickly per i disegni (con Laurent Dufreney all’inchiostrazione e Rémi Chaurand ai colori), il volume riporta che a creare il suo universo sia stato Antoine Dole, che poi sarebbe lo stesso Mr. Tan. Forse preesisteva come personaggio del web o come testimonial di qualche marca, ma non ho trovato tracce in tal senso.

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