venerdì 20 giugno 2025

Nottingham 2: La caccia


Hugues de Morville suggerisce a Giovanni Senza Terra di eliminare il canonico William Langland, che oltre a essere zio dello sceriffo di Nottingham è anche il suo protettore e informatore. Origliando le accuse di sodomia rivolte a lui e al suo parroco, Langland corre a rifugiarsi da Marianne fingendo di andare dal nipote per depistare gli inseguitori. Nel frattempo a Sherwood la cricca di Robin Hood conosce i primi screzi interni e viene svelato che il loro capo incappucciato altri non è che l’odiato sceriffo – idea portante su cui si basa la serie di Brugeas ed Herzet. D’altro canto, pure dall’altra parte della barricata l’attendente Oddard ha capito che il suo sceriffo sta nascondendo qualcosa.

Coerentemente col titolo, La caccia è un episodio adrenalinico ma molto spazio viene dedicato anche allo sviluppo dei rapporti tra i personaggi e alla costituzione della compagnia come tramandata dal mito popolare: in questo episodio si palesano Little John e frate Tuck. Inoltre i due sceneggiatori eliminano a sorpresa già qui un personaggio molto importante.

Pur tra qualche rara concessione a certa esuberanza ipertrofica, Nottingham si conferma lettura piacevole e appassionante. Giocato magistralmente, poi, il flashforward iniziale con cui si anticipa la morte eccellente.

I disegni di Benoît Dellac (sempre colorato da Denis Bechu) sono sicuramente validi ma rispetto al primo episodio mi sembra che abbia inchiostrato le sue tavole in maniera un po’ più pesante, a tratti quasi rozza, e certe sequenze di lotta non sono immediatamente chiare. Comunque molto meglio di tantissima altra roba che si vede in giro.

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