Un improbabile crossover tra due property della Warner? Perché no, magari è divertente.
L’aggancio ideato da Mark Evanier è che Mr. Mxyzptlk e il Do-do (mai coperto, eppure esiste), entrambi con la capacità di spostarsi nei rispettivi multiversi, finiscono per incontrarsi dopo essere stati scacciati dagli universi narrativi d’appartenenza e dai casinari che sono cercano un nuovo mondo da sconvolgere. Mr. Mxyzptlk trova il mondo dei cartoon Warner troppo violento e quindi decide per l’invasione di quello DC. Così a Metropolis, Gotham, ecc. Batman, Flash, Lanterna Verde e gli altri assistono alle apparizioni di Speedy Gonzales, Titti, Wile Coyote e compagnia. Nel mondo DC i Looney Toons sono conosciuti come personaggi di fantasia protagonisti dei cartoni animati (mentre in quello dei Looney Toons si pubblicano i fumetti dei supereroi DC) ma ciò non toglie che generano un bel po’ di spavento.
Il tocco di classe dei due “cattivi” sarebbe lo scambio dei ruoli dei rispettivi eroi, con Elmer Fudd che viene trasformato in Superman e viceversa e Daffy Duck che diventa Batman, però la cosa viene risolta molto rapidamente. D’altra parte in quattro albetti da 22 tavole l’uno non si possono sviluppare poi troppe trame, soprattutto con la pletora di personaggi che le animano. Il tutto è un po’ caotico, quindi mi pare che si sposi bene con lo stile dei cartoni animati. Comunque un abbozzo di trama c’è e alla fine i due gruppi si coalizzeranno per sventare la minaccia del Giocattolaio che gravava sin dal primo episodio (e impediscono che i loro mondi si fondano per poi sparire, o una roba del genere).
Per sua natura credo che questo prodotto sia indirizzato principalmente a lettori molto giovani ma non mancano battute e situazioni godibili anche da un pubblico adulto.
Joe Staton ha realizzato i layout che poi sono stati rifiniti da Tom Palmer e Mike DeCarlo, immagino che uno si sia occupato dei supereroi e l’altro dei cartoon. Il risultato è abbastanza dignitoso ma i personaggi umoristici sono riusciti molto meglio degli altri, tanto più che verso la fine la parte realistica diventa più affrettata e abbozzata.

Nessun commento:
Posta un commento