domenica 6 luglio 2025

Nettuno - Integrale

Una stazione orbitale viene avvicinata da una navicella decisamente bizzarra: un disco volante come quelli che si vedevano nei film di fantascienza degli anni ’50 (gli anni ’50 del XX secolo, ché questa storia è  ambientata nel 2203). Cosa ancora più strana, presenta sulla fusoliera, ammesso che la si possa definire tale, delle scritte in inglese. L’ONU manda una task force a indagare, che comprende anche Manon fresca fresca di corso d’addestramento. Quello che troveranno nell’ufo è inspiegabile: due soli “passeggeri” morti vestiti come primitivi. E verranno pure infettati da nanorobot.

Nel frattempo Maï Lan torna su Betelgeuse insieme a Kim e Marc per contattare la Mantrisse e cercare di riappacificarla con gli umani, ma senza esito. Visto che il disco volante non poteva di logica affrontare viaggi interstellari si cerca una nave-madre che possa averlo depositato nel sistema solare della Terra e ne viene rinvenuta una in prossimità di Nettuno. I primi contatti sono tutt’altro che amichevoli e quindi vengono chiamati in soccorso gli Zalteriani, e con essi ovviamente torna buona parte del cast delle varie serie del Mondo di Aldebaran.

Tra droni, robot ed equipaggio umano si riesce a penetrare nell’enorme astronave (che contiene tre giganteschi ambienti distinti) e a sbirciare cosa c’è dentro, ma la situazione si preannuncia troppo pericolosa e Kim propone che a esplorare la nave-mondo siano solo lei e Manon, entrambe potenziate dalla mantrisse ma più adatte di altri ad affrontare la missione. Non ho controllato, ma vista la struttura e l’habitat della nave-mondo non escludo che Leo abbia creato un ponte con Centaurus.

Da qui in poi, cioè da buona parte del secondo dei due volumi qui raccolti, vengono inanellati molti topoi del genere ma Leo sa rendere Nettuno intrigante e carico di tensione. E non mancano sequenze di lotta ben coreografate e il sense of wonder per l’introduzione dell’ennesima nuova razza aliena. Io ho trovato un po’ ridicolo l’elemento alla base della trama (cioè delle abduction fatte durante la Seconda Guerra Mondiale) ma lo stesso autore si prende gioco di alcuni stereotipi fantascientifici e magari non voleva farsi prendere troppo sul serio.

Come sempre coi Mondi di Aldebaran si viene catturati sin da subito e la curiosità di scoprire la soluzione del mistero è tanta. Il dittico (60 tavole l’uno) è perfettamente leggibile a sé, anche se il lettore digiuno delle saghe di Leo potrebbe rimanere spiazzato nel vedere tanti personaggi che discutono tra di loro come a un ritrovo tra vecchi compagni di classe e parlano di cose non immediatamente chiare.

Graficamente Nettuno non mi ha soddisfatto al 100%. Leo, che già non si è mai profuso in troppi dettagli, ha usato con una certa nonchalance il computer creando edifici e mezzi molto schematici e freddi. Soprattutto le tavole ambientate negli spazi siderali trasmettono un senso di vuoto e artificialità. A ciò va aggiunto che la colorazione, realizzata insieme a Florence Spitéri, è integrata dal digitale trasmettendo a sua volta un’impressione di asettico; inoltre gli anni si fanno notare anche per Leo e proprio la semplicità dei suoi disegni rende più evidente una sproporzione anatomica o un errore morfologico. Ciò è evidente soprattutto nel secondo episodio in cui l’inchiostrazione è molto pesante e certi elementi come la vegetazione sono decisamente tirati. Che si sia fatto inchiostrare da qualcun altro?

Il volume è un cartonato di grande formato su carta patinata stampato alla perfezione, ma le 128 pagine di cui è composto costano 29,90 euro. Non mi scandalizzo perché ormai in Italia o così o niente, però per una trentina di euro la Cosmo avrebbe potuto evitare tutti quei refusi che punteggiano Nettuno.

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