lunedì 8 settembre 2025

Federica (è) il diavolo 8 di 8: Concerto in "si" maggiore

Ultimo appuntamento con Federica e Lauro.

I due ci danno dentro durante un concerto degli MS-PS, le loro evoluzioni contrappuntate dalle parole del frontman. Immagino che «MS-PS» sia un omaggio o una strizzatina d’occhio a qualche amico di Martini o della Tommasi, così come i testi delle canzoni sono una divertita parodia della provincia veneta.

Sulla strada verso casa, in cui si sciolgono alcuni nodi degli episodi precedenti (non che ce ne fosse bisogno, ma “Nebbioso” lo fa lo stesso dando coerenza alla serie), i due vengono sorpresi da un nebbione e decidono che è meglio fermarsi in un provvidenziale motel dove anche altri reduci del concerto hanno trovato alloggio. Qui una concreta dimostrazione dell’intolleranza di Lauro verso la prepotenza gli vale un ingresso gratuito nell’area relax del locale. Ma una volta nella spa scoprono che è già occupata da una coppia giapponese. Poco male, anzi ancora meglio: anche i due saranno resi partecipi delle loro evoluzioni. In effetti la copertina di “Selenike” col Cremlino sullo sfondo non c’entra molto col fumetto, ma poco importa.

La nota un po’ amara con cui è cominciato questo episodio, col riferimento alle guerre ancora in corso, viene bilanciata dalla scoperta (abbondantemente annunciata, comunque) che il portiere di notte non era affatto disinteressato quando ha offerto l’uso della sala alle due coppie. Una svolta che fa chiudere il fascicolo e tutta la serie con un sorriso sulle labbra.

I disegni di Laura Panico sono buoni, non al livello di Brun ma comunque validi. Ho notato che al contrario di Michele Leo il suo lavoro migliora pagina dopo pagina, forse è stato realizzato in un arco di tempo dilatato che le ha permesso di prendere maggiore confidenza coi suoi mezzi.

Se l’episodio precedente rimane il più buono dal punto di vista grafico, direi che questo nel complesso è il migliore, un ottimo congedo dalla serie.

Oltre che agli autori i complimenti sono dovuti anche alle Edizioni EF che sono riuscite a mantenere il proposito di realizzare 8 albetti, oltretutto a un ritmo meno che annuale (editori più grandi non sempre sono riusciti a farlo), e soprattutto per averci riservato il meglio alla fine.

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