Non ci
speravo più e invece è uscito. Questa versione di S.O.S. Felicità ad opera di RW Lineachiara è veramente un
bellissimo volume, ben curato e ottimamente stampato, con degli illuminanti
apparati redazionali raccolti (se ho ben capito) dalle varie edizioni e
riedizioni che questo lavoro anomalo e poco conosciuto di Van Hamme ha avuto in
Francia e in Belgio dopo la strepitosa affermazione dello sceneggiatore.
I tre volumi
originali sono stati organizzati come capitoli di un unico romanzo, operazione agevolata
dal fatto che i primi due erano costituiti da sei racconti brevi riciclati (e
questo non lo sapevo) da un progetto televisivo di Van Hamme non andato in
porto.
In Francia S.O.S. Bonheur è stato spesso accostato
alle Légendes d’Aujourd’hui di Christin e in effetti a
rileggere la serie mi sembra che ci sia più di un punto di contatto anche se
nell’opera di Van Hamme la critica viene indirizzata sempre e solo alle
storture di una società totalizzante che “impone” la felicità e il benessere ai
suoi appertenenti.
Rispetto al
suo primo passaggio su Skorpio dodici
anni or sono ho trovato la storia molto più coinvolgente e a tratti anche
toccante. Sarà che la pessima stampa dell’Eura rendeva meno leggibili le tavole
creando così una certa distanza col lettore, ma più probabilmente l’effetto è
dovuto alla sopravvenuta attualità di alcune di queste vicende, soprattutto
della prima.
Fantastico il
finale, che risolve le kafkiane vicende dei protagonisti con un po’ di
surrealismo e tantissimo nichilismo.
I disegni
dimostrano un grande impegno e gli esiti risultano eccezionali se pensiamo che
si tratta praticamente dell’esordio realistico di Griffo dopo le effimere frequentazioni
underground e la breve e traumatica esperienza umoristica su Modeste et Pompon, in cui la scelta di
far vedere gli innamorati coricati insieme generò delle polemiche spropositate
e per cui Griffo (non francofono) veniva redarguito dalla redazione di Tintin per la grafia non impeccabile del
suo lettering. Per il resto, solo un fumetto scritto da Marcus e rifiutato
dalla redazione di Spirou.
Si era nei
primi anni ’80 ed Hermann aveva mostrato una nuova possibile strada per il
fumetto: definire nitidamente i soggetti rappresentati e poi andarci giù di
rapidograph per i dettagli. Anche Renaud (tanto per citare uno tra i tanti)
avrebbe percorso questa via, ma nel caso di Griffo sono evidenti anche le
influenze di Enki Bilal, tanto per restare in tema di Légendes d’Aujourd’hui, che caratterizzeranno anche il successivo Beatifica Blues realizzato con Dufaux. E
infatti il terzo e ultimo volume di S.O.S.
Felicità, realizzato qualche anno dopo i primi due, sarà invece già
orientato verso il segno più grasso e le anatomie deformate che caratterizzeranno
il lavoro di Griffo fino a oggi.
L’acquisto è
consigliatissimo e il volume rientrerà senz’altro nel Meglio del 2015 con buona
ipoteca delle primissime posizioni. Non solo il fumetto in sé è quella perla
che è, ma anche la confezione è curatissima (e pazienza se alla RW non sanno
come si va a capo con la s impura): in appendice vengono addirittura riportate
le scansioni dei tre volumi originali in mancanza di materiali di stampa
idonei. Che sia proprio la ricerca di questi materiali ad aver fatto ritardare
il volume?
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