Questa recensione vale per tutte le considerazioni sull’Universo Ultimate
che ho sempre pensato di condividere ma che alla fine non sono mai riuscito a
concretizzare.
Mi pare di capire che questo All-New Ultimates
sancisca il collasso dei personaggi satellitari (ovvero non Spider-Man) dell’UU in un’unica testata,
a testimonianza del fatto che ormai la pluralità di ongoing e miniserie non sia più sostenibile da questa divisione
editoriale della Marvel. Nonostante in terza di copertina occhieggi l’annuncio di
una nuova versione degli Ultimate
Fantastic Four (o Future Foundation) la fine di questo
universo e la sua prossima confluenza in quello canonico di Terra-616 sembra
ormai assodata da quanto leggo su internet.
Francamente non capisco cosa non abbia funzionato nel percorso delle varie
testate, almeno negli Stati Uniti. In Italia il ritmo sincopato (un fascicolo
con due episodi adrenalinici, pausa di due mesi, altri due episodi di cui si
vuole leggere subito il seguito, poi altri due mesi di attesa…) potrebbe avere
determinato la disaffezione di alcuni lettori – se effettivamente c’è stata –
ma negli States anche dopo l’ennesimo cataclisma che rimescolava le carte hanno
comunque avuto la possibilità di leggersi con continuità ogni mese delle storie
a mio avviso buone.
Passando ad All-New Ultimates, si
tratta di una storia frizzante e abbastanza originale, in cui Spider-Man, Cloak
& Dagger, la rediviva Kitty Pryde, Spider-Woman/Vedova Nera e la
sconosciuta Bombshell (mi ricordo un duo di personaggi con questo nome sulle
pagine di Ultimate Spider-Man, ma
quelle erano madre e figlia bambina, questa è un’adolescente) formano un gruppo
per far fronte all’inasprirsi della delinquenza giovanile capitanata dalla
nuova gang dei Teschi-Serpente risultata dalla fusione della banda dei Teschi
con quella dei Serpenti.
Per essere un fumetto di supereroi la storia è piuttosto matura: Bombshell
ha addirittura una relazione con uno spacciatore di droga! Nonostante il
canovaccio classico lo sviluppo della vicenda non è affatto banale e sfoggia
oltretutto una densità di scrittura piuttosto rara nel genere, con qualche
trovata interessante. Ci sono i cliffhanger
alla fine di ogni capitolo, ci mancherebbe altro, ma Michel Fiffe introduce
abbastanza situazioni, dialoghi e personaggi da garantire un tempo di lettura
più che dignitoso. Non che sia stato a spulciarmi pagina per pagina, ma credo
che ci siano almeno sei vignette in ogni tavola che non sia splash page.
Ai disegni Amilcar Pinna ha svolto un lavoro meticoloso, riempiendo le sue vignette
di dettagli e particolari pur non rinunciando mai a una netta e gradevole
leggibilità – e le sue panoramiche sono veramente degne di questo nome. A onor
del vero non è che esteticamente si mantenga sempre allo stesso livello e pure
a lui scappa qualche scivolone assolutamente fisiologico (sono 20 tavole
dettagliatissime al mese, senza inchiostratore), come è anche vero che le sue
donne non sempre sono proprio delle bellezze, ma tutta la sua passione e il suo
talento si percepiscono nettamente, pur con una resa di stampa non perfetta.
Forse con questa recensione mi sono risposto da solo al quesito posto in
apertura. Tutto sommato questo All-New
Ultimates è solo un valido fumetto di supereroi, come oggigiorno ne
esistono tanti, e la carica rivoluzionaria delle prime uscite Ultimate si è inevitabilmente persa per
strada o meglio è stata assorbita e integrata dall’universo classico e non ha
più ragion d’essere quella che ormai è probabilmente diventata solo una copia
del nuovo (nuovo da dieci anni a questa parte) universo Marvel.
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