Si è conclusa con l’episodio
allegato oggi a La Repubblica
l’ultima avventura di Corto Maltese. Il giudizio sull’operazione in sé è
abbondantemente positivo. Stampa orribile permettendo (forse voluta, come
ulteriore incentivo a comprare il volume), è stato bello seguire una storia a
puntate come si faceva una volta, tanto più che la lettura si è conclusa in
meno di due settimane.
Sul fumetto in sé il giudizio è
anch’esso positivo ma meno entusiastico. Diaz Canales ha scritto dei bellissimi
dialoghi e ha interpretato molto bene la figura di Corto Maltese (fantastica la
citazione iniziale di Leopardi), ma
forse ha messo troppa carne sul fuoco e in questa sarabanda di personaggi che
appaiono dal nulla e affastellano la storia il lettore potrebbe sentirsi un po’
smarrito. C’è una trama portante ben definita, ma si rischia di perderla di
vista nei rivoli delle situazioni satellitari. Io ad esempio temevo che Equatoria sarebbe stata solo la prima
parte di una storia più lunga, ma per fortuna non è stato così. Probabilmente
la lettura integrale in volume lascerà un’impressione diversa.
Ai disegni Pellejero fa un ottimo
lavoro, delineando un Corto Maltese quasi pedissequo nella sua fedeltà a Pratt
mentre sfondi e figure femminili sono più personali e generosamente dettagliati.
O almeno così mi pare di capire tra le varie dentellature che impastano il
disegno e riducono i tratteggi e il lettering a grumi di pixel.
È senz’altro valsa la pena di
seguire questa operazione, che come scopro con quest’ultimo fascicolo ha fatto
da viatico a una nuova ristampa dell’opera di Pratt in volumi allegati a La Repubblica che cominceranno a essere
pubblicati dal 2 settembre.
Mi fa piacere sapere che l'operazione è piaciuta e che la storia è riuscita.
RispondiEliminaPrenderò il volume, sperando che non finisca qui con le storie a puntate (potrebbe essere un gran bel ritorno al passato^^)
Moz-
Anch'io prenderò il volume, tanto più che a Lucca dovrebbe scapparci un disegno di Pellejero.
EliminaMi pare di cogliere da più parti segnali che indicano come stia maturando il tempo per un ritorno delle riviste e, inevitabile conseguenza, delle storie a puntate. L'importante e non ripetere gli errori degli anni '80 / '90 e seguire proprio questo esempio di Repubblica che ha iniziato la pubblicazione dopo che era stata annunciata la data di uscita del volume. In Francia la chiamano "pre-pubblicazione".
RispondiEliminaEh, caro Luca, tu hai manifestato varie volte in sedi diverse la tua nostalgia, che anche io condivido, per le riviste d'autore. Ma guardiamo in faccia la realtà: chi se la sentirebbe oggi di rischiare l'osso del collo con pubblicazioni del genere? Temo che il ritorno delle riviste sia molto lontano, se mai ci sarà, per il momento mi godo il MAXI di Lanciostory e Skorpio.
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