Altro volume smilzo che non si
presenta in maniera entusiasmante, ma a differenza di quello precedente
non si è rivelato una piacevole sorpresa. Anzi.
Darwin si può a stento definire un fumetto perché la parte testuale
è preponderante e quasi totalizzante, mentre le immagini sono solo un’appendice
grafica dei testi. Uniche eccezioni: le scenette a margine della narrazione in
cui alcuni personaggi (principalmente animali) fanno delle considerazioni
umoristiche, o che tali vorrebbero essere, sulle sequenze che accompagnano.
E dire che l’approccio dello
sceneggiatore Eugene Byrne alla materia era partito in maniera originale: in
pratica si immagina che delle scimmie evolutissime vogliano fare una
trasmissione televisiva su Charles Darwin e che il “fumetto” sia quindi questo documentario.
Superato però questo primo
momento di straniamento che può ricordare il Caravaggio di Derek Jarman (o meglio ancora quell’altro suo film in
cui si raccontava la vita di un filosofo tramite un alieno, di cui non ricordo
il titolo), ad attendere il lettore c’è solo la noia. Nonostante la foliazione
miserrima (94 pagine di “fumetto”) metto solo adesso la recensione online
perché ho fatto veramente fatica a leggere tutto Darwin.
Dal punto di vista grafico i
disegni di Simon Gurr non sono malvagi, ma nemmeno eccezionali. Non che abbia
molta importanza, comunque: dovendo convivere con dei micidiale wall of text finiscono nei fatti per
scomparire.
All’inizio della collana avevo
declinato l’invito dell’edicolante di farmi mettere da parte i volumi, perché
pensavo di operare una selezione volta per volta a seconda dell’argomento e
dell’impressione che mi avrebbero fatto le singole uscite (strategia che mi ha
fatto rischiare di perdere Trinity),
adesso che I Grandi della Scienza a
Fumetti sforerà le 8 uscite previste dovrò seriamente mettere in atto
questo proposito per evitare di buttare via altri 10 euro come in questo caso.
Sul dilemma se comprare tutti i numeri o solo alcuni si potrebbe aprire un piccolo dibattito.
RispondiEliminaNormalmente la logica collezionistica vorrebbe che una collezione completa ha maggior valore di una monca.
D'altro canto quindici anni di collaterali ci hanno insegnato che le collezioni allegate ai quotidiani non hanno valore collezionistico.
dieci euro a colpo non sono pochi, in origine era stata annunciata una collana di 8 uscite ma vedo che continuano e uscire e la qualità non sarà certo costante...
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