Nuovo episodio (già il sesto)
della nuova saga di Michel Vaillant.
L’inizio è fulminante: a seguito degli eventi avvenuti alla fine dello scorso numero
Jean-Pierre è morto! Questo alzerà il livello
della tensione nella famiglia Vaillant, già duramente provata dall’acquisizione
ostile di Ethan Dasz e in cerca di riscatto con la messa a punto di nuove
tecnologie e la ricerca di nuove vittorie in pista. A stemperare un po’ (per
quanto possibile) il clima di tragedia familiare compare una simpatica pilota New Age raccomandata a Michel da Steve
Warson.
Ribellione si sviluppa mostrando gli sforzi della scuderia
Vaillante per arrivare con una preparazione dignitosa a Le Mans, ma all’interno
di questa trama principale si inserisce un’indagine giudiziaria dovuta al fatto
che nell’incidente di Jean-Pierre Vaillant sembra sia coinvolto suo fratello
Michel! Questo nuovo elemento porterà Jean-Michel, figlio di Jean-Pierre, ad
abbandonare il team e a rivoltarsi contro lo zio, mentre sua madre è a un passo
dall’alcolismo. Il volume si conclude come al solito con un cliffhanger.
I disegni di Bourgne sono sempre
molto eleganti ed espressivi nella loro sintesi. Pur essendo un profano, credo
che anche Benéteau abbia fatto un ottimo lavoro per quel che riguarda i mezzi meccanici.
Stavolta non ho riscontrato alcun difetto di stampa.
La saga si mantiene quindi a
livelli ancora molto alti, ma trovo assurdo che abbia un’impostazione frenetica
quasi da soap opera se poi il ritmo
di pubblicazione è quello standard del mercato franco-belga di un volume
all’anno.
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