martedì 5 dicembre 2017

Fumettisti d'Invenzione! - 123

Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)

BONELLI KIDS
(Italia 2017, © Sergio Bonelli Editore, umorismo)
Alfredo Castelli, Tino Adamo, Sergio Masperi (T), Luca Bertelè (D)

Webcomic basato sulla dimensione della striscia a quattro vignette: una serie di ragazzini partecipa alle selezioni per diventare cosplayer di alcuni personaggi di Sergio Bonelli Editore, di cui proporranno in versione parodistica le caratteristiche e le tematiche più rilevanti.
A giudicarli c’è il fumettista Art affiancato dal cane Kirby, ma lo stesso autore Alfredo Castelli fa capolino in alcuni episodi, né mancano parentesi metafumettistiche.

I Bonelli Kids sono anche sbarcati sulla carta stampata in un crossover con Martin Mystère pubblicato in occasione di Riminicomix 2017.

CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI (pag. 28)

THE BATMAN ADVENTURES
(Stati Uniti 1992, © DC Comics, supereroi)
Kelley Puckett (T), Ty [Tyrone] Templeton e Rick Burchett (D)

Versione a fumetti d Batman così come compariva in Batman: The Animated Series, andata in onda con successo dal 1992 al 1995.

The Killing Book in The Batman Adventures 16 (1994). Kelley Puckett (T), Mike Parobeck e Rick Burchett (D)
Il Joker è irritato nel vedere che sul comic book Gotham Adventures viene ridicolizzato da Batman. Nel mentre la redazione della rivista licenzia tutti gli autori lasciando il giovane Anthony Baldwin a realizzarla, benché sia solo un disegnatore («Ma io disegno e basta! Non so scrivere.» «“Scrivere”?! Ma è solo un fumetto! Sono pazzi questi ragazzini…»). Il Joker rapisce quindi la giovane star e gli fa disegnare la sua versione del fumetto mettendo in scena i suoi exploit. Sempre per tramite delle pagine stampate ordisce una trappola per Batman. Una volta sconfitto, verrà ripagato con la stessa moneta.
Ognuno dei tre capitoli di cui è composto il fumetto riprende (o parodizza) un celebre titolo di saggi di critica fumettistica.
Pseudofumetto: Gotham Adventures, comic book in cui il Joker viene regolarmente sconfitto da Batman, ma che nel breve interregno della sua gestione lo vede trionfante.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)

GLI SCARABOCCHI
(Italia 2001, in Linus dal gennaio 2017, © Maicol & Mirco, umorismo)
Maicol & Mirco [?]

Serie di fulminanti tavole autoconclusive pervase da un umorismo dissacrante e talvolta macabro. La prima apparizione del progetto risale al 2001, con una pubblicazione autoprodotta presentata a un happening underground del centro sociale Leoncavallo. Dal 2012 Gli Scarabocchi compaiono su una pagina Facebook dedicata e nel 2017 fanno il loro esordio con storie più articolate sulla rivista Linus.

Maicol & Dio in Linus 10/2017 (2017). Maicol & Mirco [?]
Un dio eccessivamente ansioso si pente di quanto ha combinato finora, constatando che pur con le migliori intenzioni i suoi piani si sono rivelati fallimentari. Ma interviene Maicol in prima persona che, essendo il creatore del fumetto in cui compare, lo esonera da tanta responsabilità.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

SUSPENDED IN LANGUAGE: NIELS BOHR’S LIFE, DISCOVERIES, AND THE CENTURY HE SHAPED (UN PENSIERO ABBAGLIANTE)
(Stati Uniti 2003, © Ottaviani & Purvis, biografico)
Jim Ottaviani (T), Leland Purvis (D) [con contributi grafici aggiuntivi di Jay Hosler, Roger Langridge, Steve Leialoha, Linda Medley e Jeff Parker]

Biografia a fumetti del Fisico Niels Bohr, premio Nobel per la Fisica nel 1922.
Il graphic novel è integrato da una appendice in cui vengono presentati degli approfondimenti a fumetti a opera di vari disegnatori. In questo contesto è stata creata la finta striscia umoristica Oh, That Dirac! (Oh, quel Dirac!) dedicata a Paul Dirac, Fisico premio Nobel nel 1933 dal carattere taciturno e ingenuo che ben si prestava a essere immortalato in un fumetto.
Viene ricostruita la storia fittizia della striscia, che sarebbe apparsa negli anni ’20 e ’30 nel bollettino interno del laboratorio di un dipartimento di Fisica (ma solo sei strisce sono giunte fino a noi). Il Journal of Jocular Physics, giornale dell’Istituto di Bohr, avrebbe recensito favorevolmente la striscia. Oh, That Dirac! viene attribuito a tal “Leeds”, in realtà l’autrice è Linda Medley.

21 commenti:

  1. Mah, la cosa più seria mi sembra la faccenda della biografia di Bohr e compagni...
    Perché effettivamente i cosplayers a me mi stanno...
    E poi che vorrebbe dire il cane Kirby?
    Che Kirby è un cane? Solo perché fa i personaggi col braccio teso e non gli (a loro) cura le unghie? :D
    Io preferisco Tiramolla...

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    1. A proposito di questo commento che abbiamo capito solo noi, mi servirebbeto ulteriori specifiche sull'ultima storia che mi hai segnalato: come si chiama il nemico simil-Batman di Tiramolla e il cartoonist che compare nella storia? Mi pare Mamberto, a cui è associato un epiteto in rima, ma oltre non vado...

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    2. Smemoratello! Il villain si chiama Mister Magic (nome non granché fantasioso invero).
      Il cartoonist che "ripassa" il Tiramolla cancellato dal suo nemico si chiama Manberto, disegnatore poco esperto. Ovviamente Man-Berto = Umberto Manfrin

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    3. Ah, giusto, Mister Magic! Nome talmente banale, come dici tu che mi era sfuggito. Grazie, quindi il nome completo è Manberto disegnatore poco esperto.

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  2. Kirby quadrupede è una citaz del cane-spirito -guida della autobiografia di J.M. DeMatteis " Brooklyn Dreams " ( da noi prima in due volumetti poi in soluzione unica per i tipi della Magic Press ndr ). Glenn Barr disegna il bastardino in cui si imbatte un adolescente JM come una spigolosa e buffa palla di pelo, ma è la prosa dello scrittore dell'Ultima Caccia di Kraven che ci consegna speranza e financo misticismo nel contatto tra un ragazzo ed il suo sensei a quattro zampe. In via Buonarroti abbiamo pensato di omaggiare il ruolo di stella polare del più grande cartoonist in assoluto travestendolo cucciolotto, ma sappiamo quanto gli dobbiamo ed infatti non manchiamo mai di citarlo nei Draka di Baggi e nei Nat Never di Giardo e degli Esposito Bros, for instance. King Kirby rules !

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    1. Alla citazione di DeMatteis mi è tornato il mente il pippone che mi fece un tizio su quanto fosse profondo Il Bambino Dentro e da lì ho smesso di leggere il tuo commento. So che non me ne vorrai, Graziano.

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  3. Il Bambino Dentro è stato appena ristampato. Sente i suoi anni, temo. JM è comunque capace di scrivere storie + leggere come quelle che dialoga sui plot di Keith Giffen.

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    1. Di lui lessi il recente Straniero Fantasma new52. Non mi ricordo praticamente nulla.

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    2. La + bella storia dello Straniero Fantasma è uno special degli anni novanta nomato Gerontotion di Alisa Kwitey e Guy Davis per la collana Vertigo Visions. Da noi in uno spillatino Magic Press.

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  4. Di JM ricordo anche alcune bizzarre e leggere storie di Spidey negli anni novanta disegnate da Luke Ross. Il Ragno contro la Legione dei Falliti e cioè Kangaroo, Frog e non mi ricordo più chi.

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    1. JM scrisse anche Conan. Mi pare fosse Howard Mackie a prenderlo in giro bonariamente perchè non riusciva ad immaginarselo al lavoro sul Cimmero. Effettivamente...

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  5. Sul finire degli anni novanta era tornato il plumbeo autore del Bambino Dentro con il suo Man-Thing malinconico che le matite titaniche e l'assenza di storytelling di Liam Sharp condannavano ad una stasi senza possibilità di fuga. Un limbo con un suo malsano fascino. Da noi in un volumetto Marvel Italia con in coda una interessante intervista allo scrittore che spiega come un suo editor in DC gli fece capire che occorre conoscere bene le regole prima di azzardarsi a tentare di frangerle.

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  6. Io spenderei due parole anche per Linda Medley di cui ho molto apprezzato "Castle waiting", pubblicato in Italia come "Il castello" da Comma22 nel 2010. I disegni possono non piacere, ma si è dimostrata una grande narratrice, capace di tenere incollato il lettore per 450 pagine.

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    1. Ti confesso che prima di aver letto il suo nome in questo volume non ne avevo mai sentito parlare.

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  7. Non c'entra un fischio, ma negli ultimi tempi avevo ricominciato a comprare Tex, da far leggere a mio padre in ospedale, mi era molto piaciuto il Maxi e anche l'ultimo della serie regolare.
    Oggi compro l'ultimo numero, lo apro, e che ti trovo? Una "città nascosta" nel deserto in cui Tex e soci incappano, abitata da discendenti dei conquistadores che girano abbigliati alla Don Rodrigo e ovviamente non lasciano più uscire gli stranieri. Olè! Questa perla rara di uno spunto si deve a Tito Faraci...
    Allora ditelo che non avete voglia di scrivere...

    Però in effetti potrebbe essere una nuova categoria per i "fumettisti d'invenzione" ...
    tipo: "Personaggi e spunti uguali, ma uguali uguali eh!, a quelli di Giellebì come protagonisti di una storia" :D
    Excelsior!

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    1. In effetti avevo fatto un post vagamente simile a quello che dici tu ma con un altro soggetto:

      http://lucalorenzon.blogspot.it/2014/03/un-soggetto-buono-per-tutte-le-occasioni.html

      Alla presentazione di Larry Yuma nella conferenza Allagalla Nizzi aveva detto che gli sceneggiatori attuali di Tex hanno perso di vista il personaggio, perché non lo scrivono più con l'ironia che gli dovrebbe essere propria. Ha anche aggiunto che si vede che non amano Tex.

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    2. Sì però se non ricordo male la città nascosta la fece anche lui, popolata di cinesi però.
      Gli riconosco che escogitò un'ambientazione più suggestiva e meno squallida di questa di Faraci, su cui però sospendo il giudizio.
      In genere comunque non mi piacevano le storie di Nizzi, che erano secondo me loffie e assolutamente poco glbonelliane come prosa, con l'unica notabile eccezione del Texone disegnato da Giolitti. Ma chissà se lo scrisse davvero lui, dai dialoghi non si direbbe proprio.

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    3. Boh, non sono un texiano e non ne ho idea. D'altra parte se i dialoghi non li scriveva lui chi poteva scriverli, Canzio?
      Credo che Nizzi abbia subito delle imposizioni molto stringenti dall'alto, come è anche giusto che sia con un tesoro nazionale come Tex, per cui non poteva inventarsi cose troppo originali.

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    4. Oddio la storia di Trillo del videogioco non la conoscevo, ma una roba uguale la proposi come spunto a un amico che voleva disegnare fumetti, nel 1989, ma ero ubriaco... grazie a Dio non ne fece nulla.
      Spunto risaputissimo, Trillo sarà ricordato per ben altro.

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    5. chissà quante altre identiche ne hanno fatte autori che non conosco.

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