E finalmente è arrivato anche a
me – ok, un po’ è colpa mia se lo leggo in ritardo visto che pensavo di
prenderlo a Lucca e non l’ho ordinato in fumetteria, ma traumatizzato dalle
code allo stand Panini ho rinunciato.
Come già anticipato da Abulí in persona, Torpedo 1972
mette in scena un Luca Torelli invecchiato e coi primi segni di Parkinson sullo
sfondo degli Stati Uniti degli anni ’70.
Nello specifico, un giornalista
rampante vorrebbe fare un articolo su un omicidio di mafia di molti anni prima,
e tramite un alcolizzato Rascal prende contatto con l’unico testimone
sopravvissuto: Torpedo.
Ma a seguito della disinvoltura
che il vecchiaccio sfodera con la fidanzata fotografa del giornalista, questi
si vendica scrivendo nel suo articolo che fu proprio Torpedo ad ammazzare don
Caputo, generando così una guerra fra criminali!
Lo stile è arguto e divertente
esattamente come un tempo, pieno di battute sferzanti e doppi sensi, e lo
humour nero si adatta alla perfezione anche all’ambientazione più frivola del
Bronx anni ’70. Non solo: evidentemente Abulí è andato a rileggersi gli episodi
precedenti, perché in più di un’occasione inserisce dei riferimenti a storie
passate.
È assolutamente indispensabile
leggere l’introduzione dello stesso Abulí per cogliere certe sfumature e alcuni
retroscena che potrebbero non essere palesi con la lettura del solo fumetto.
I disegni di Risso sono
semplicemente splendidi, né mi aspettavo di meno. Non viene indicato il nome
del colorista e immagino che sia sempre lui, anche se col computer ha una resa molto
meno vivace rispetto agli acquerelli che gli ho visto fare.
La storia procede rapida e
coinvolgente, con qualche calcolata pausa dove lo sceneggiatore ha voluto far
ridere o sogghignare il lettore, e si arriva alla fine veramente troppo in
fretta. Delle 64 pagine del volume Panini solo le canoniche 46 sono dedicate al
fumetto e alla fine ci sono rimasto male nel vedere che il colpo di scena che
mi aspettavo non c’è stato (io pensavo che la
fotografa avesse ordito il piano proprio per eliminare Torpedo, che fa posare
in maniera ambigua).
Questo nuovo episodio di Torpedo, che infatti ha un titolo a sé
stante: A proposito del Mar Morto,
potrebbe e dovrebbe essere insomma l’inizio di una nuova serie, visto che mi è
sembrato più che altro un antipasto e le possibilità narrative sono molteplici.
In appendice ci sono un racconto
di Abulí (fenomenale!) e una sezione di schizzi dedicata allo scrupoloso lavoro
di Eduardo Risso.
A mio avviso la Panini avrebbe
potuto adottare un formato più grande per valorizzare meglio Torpedo 1972, e magari correggere una
volta di più le bozze (nel racconto finale sono andati a capo sillabando so-rriso
e hanno usato «uscì» invece di «uscii»…).
Torpedo! Io lo leggevo sulle pagine delle riviste dell'epoca (non mi ricordo se Comic Art o l'Eternauta, entrambe svanite da tempo). Cinico, comico, terrificante fumetto.
RispondiEliminaquesto volume ambientato nel 1972 riprende proprio quelle stesse atmosfere e la qualità è sempre altissima. Ora ne vorrei ancora, però...
Elimina