domenica 3 dicembre 2017

Betty & Veronica

Piuttosto smilzo il volume che raccoglie la miniserie dedicata alle due reginette di Riverdale, di cui l’anno scorso a Lucca davano un assaggio gratis. In effetti la serie conta solo tre episodi, per quanto i primi due siano di 23 pagine! Forse la superstar Adam Hughes è troppo costosa, o forse è talmente lento da sconsigliare un suo coinvolgimento sul lungo termine, o più probabilmente è l’esilità della trama che non consentiva di svilupparla più di tanto.
Dunque: a Riverdale una catena di caffetterie sta per eliminare il locale di Pop’s (dai dialoghi sembra che sia una situazione di partenza tipica dei fumetti di Archie), e l’energica Betty organizza una petizione per raccogliere il denaro necessario a coprire il mutuo con la banca. Sia la banca che la catena di caffetterie sono però di proprietà di Hiram Lodge, il padre di Veronica, e tra le due scoppia una guerra che si estende a tutta Riverdale, citando direttamente la Civil War di marvelliana memoria.
Lo scioglimento del nodo della trama è smaccatamente naif e, senza anticipare troppo, lo metterei al secondo posto in una ipotetica classifica dei finali-imbroglio dopo quello in cui si scopre che “era tutto un sogno”.
Betty & Veronica si fa comunque leggere con piacere: Hughes sembra aver studiato con attenzione la materia di partenza e ha infarcito la trama di citazioni delle situazioni e dei personaggi dell’universo di Archie. I suoi dialoghi sono brillanti e pop, con frequenti derive metanarrative (la storia viene narrata da Hot Dog, il cane di Jughead) e la densità di scrittura è notevole. Ma in fondo chi se ne frega dei testi, o per meglio dire sono solo la ciliegina sulla vera e più appetitosa torta che sono gli splendidi disegni. Hughes è veramente bravissimo e mi sembra che abbia trovato in José Villarrubia un colorista adeguato a metterne in evidenza le doti, anche se resta il dubbio su come sarebbero risultati certi volti se Villarrubia non avesse schiarito le linee dei nasi e delle bocche.
Come dicevo, le pagine di fumetto sono poche, in totale solo 66, per cui le Edizioni BD (che tra l’altro hanno usato una traduzione nuova e non quella dell’albetto gratis col primo capitolo) hanno infarcito il volume di variant cover. Nonostante il risultato finale sia in linea con la foliazione dei volumi della stessa categoria merceologica, il prezzo è relativamente basso: solo 10 euro.

2 commenti:

  1. Non è lento. Detto tra noi, è talmente veloce da aver deciso di pubblicare altra roba collo pseudonimo di Terry Dodson perchè " non ci si fa mai concorrenza da soli " come direbbe Steve King prima di decidere di pubblicare la saga della Torre Nera collo pseudonimo di Dick Bachman. Ricordo un implume AH ! ( la sua firma ndr ) sulle pagine della JLI di DeMatteis/Giffen quando pareva un Kev Maguire meno legnoso, diciamo ibridato con Alan Davis. Oggi ha talmente tanto lavoro che ogni tanto si firma Frank Cho. Domani potrebbe ghostmatitare Bob Baldazzini. Chissà.

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    1. Bentornato su questi lidi, Graziano! A breve una puntata dei Fumettisti d'Invenzione con la storia di Batman Adventures che mi hai gentilmente segnalato.
      Non ho capito la battuta sulla lentezza/velocità di Hughes. E francamente non mi sembra che sia poi tanto simile a Dodson, più caricaturale. Ma non è il mio settore...

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