Peg viene indirizzato in Liguria da tal Enrico Palmieri che fu il suo superiore ai tempi dei servizi segreti. Qui un surreale equivoco lo fa diventare il bersaglio di altri agenti, le spie del titolo. Colto di sorpresa, inizialmente se la vede brutta ma ovviamente il Morto è un osso durissimo. Rintracciato l’ormai disabile Palmieri (vittima di vari attentati), fa la movimentata conoscenza delle due amazzoni che gli fanno da guardie del corpo e finalmente ha modo di scoprire qualcosa sul suo passato: è stato lui a defenestrare nientemeno che Mobutu! Ma oltre a questo scoprirà ben poco altro perché la misteriosa organizzazione che vuol far fuori Palmieri alla fine riesce nell’intento. Molto ben congegnato il finale: Ruvo Giovacca ci aveva fatto pensare che la storia avesse preso una direzione, e invece…
Come dicevo sopra, i disegni sono frutto della collaborazione (o dell’avvicendamento) di tre disegnatori: Claudio Delia, Alfonso Elia e Vasco Gioachini che ha fatto anche le chine. Il risultato, sempre elaborato dallo Studio Telloli, è molto buono, con pose dinamiche e non banali e una grande espressività.
In appendice la storia breve In Gabbia di Angelo Feltrin: ben disegnata e piuttosto suggestiva, ma un po’ inconcludente.
Trovo molto interessante il modo in cui nella copertina è stato mimetizzato il titolo dell'albo. Il lettore occasionale si ferma davanti alla edicola, studia il disegno e cerca di decrittarelo schema dechirichiano. Se ci riesce, si sente appagato dalla sua sagacia e compera l'albo come trofeo, se non ci riesce, lo compera per rintracciare il titolo all'interno.
RispondiEliminaAuguro alla Menhir che funzioni come dici!
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