giovedì 26 febbraio 2015

Alette sì/alette no

Le bandelle, comunemente dette alette, sono quelle parti delle copertine dei libri sporgenti e ripiegate all’interno che contengono informazioni su trama e autori. Per i libri propriamente detti (romanzi, saggi) hanno una loro ragion d’essere, perché all’occorrenza possono fungere anche da segnalibro e in mancanza di altre possibilità di ricognizione del contenuto ne offrono un sunto, oltre occasionalmente ad altre informazioni tecniche (vedi il prezzo). Ma per un volume a fumetti, soprattutto se di dimensioni ridotte, hanno veramente un senso?
Me lo chiedevo già ai tempi dei 100% Marvel, con quelle bandelle gigantesche che mi rendevano difficoltoso maneggiare i volumi, e ci ho riflettuto nuovamente in occasione del nuovo/vecchio formato di Ristampa Dago.
Forse farà pure figo mettere le alette ai fumetti (anche se implicitamente è come dire che il prodotto è serio perché somiglia a un libro “vero”, altro che fumetti) ma non ci vedo tutta questa comodità, anzi. In fondo i contenuti grafici e anche testuali (a livello di argomenti trattati e di atmosfere) uno li desume semplicemente sfogliando un fumetto, e quelle robe rigide di plastica o cartoncino sono più un fastidio che una roba utile: nel caso di brossurati mi tocca alternativamente appiattire la bandella sulla copertina o aprirla del tutto per evitare che sporgendo mi rovini, piegandole, le prime e le ultime pagine. E anche i costosissimi volumi brossurati della Rizzoli Milano Libri, che certamente non erano piccoli, avevano lo stesso inconveniente.
Sono l’unico a pensarla così?

7 commenti:

  1. Io le eliminerei anche dai libri, scomodissime come le sovracopertine delle prime edizioni. Fosse per me eliminerei proprio in toto i libroni, solo edizioni economiche, ben fatte ma comode e maneggevoli, Cazzo, io devo poter leggere a letto, in metro, sul cesso, perché cazzo dovrei comprarmi un libro che pesa un quintale?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, perché il librone da un quintale fa la sua porca figura in libreria!
      Ma a meno che non sia un libro d'arte non vedo in effetti la necessità di presentarlo in una versione poco fruibile.

      Elimina
  2. Non dico in un mondo migliore, ma in un crepascolaverso i comics sarebbero in formato CdP ( Corrirere della Paura, non dei Piccoli ndr ) o Eterni della Editoriale Corno. Virtualmente indistruttibili grazie alle graffette in adamantio e promethium - tanto x esser bipartisan - e senza rischio di shock oftalmico grazie alle vignettone. I libri, in questo ipotetico continuum in cui decido io e solo io, sarebbero apparecchiati come quelli della BUR ed il carattere sarebbe diciamo un Arial 20. Crepascola dice che il passo successivo è un labrador addestrato ad evitare gli ostacoli che possano orizzontare un Mr Magoo a passeggio ed un paio di occhiali neri da accompagnare ad un billy club ( non ti dico Crepascolino che non vedeva l'ora di contemplare lo spettacolo buffo, come direbbe il mio amico ed ex allievo Paolo Conte, di uno Stan Laurel di mezza età che salta sui tetti vestito di rosso ed appeso ad una mezza porzione di canna da pesca ) , ma sulle questioni libresche non andiamo sempre d'accordo: non le piace Henry James ed io della sua amata Austen ho letto solo la Abbazia di Northanger xchè pensavo, erroneamente, che fosse un mistero della camera chiusa alla JD Carr.
    Ammetto che il problema sia vecchio e superato xchè ieri sera , dopo il crepuscolo, sono tornato a casa calandomi dal tetto e maledicendo il pingue ragionier Fischi del sesto piano che, nei ns wargames, si ostina a coinvolgermi in match di sumo e, appena aperto l'uscio, mi sono ritrovato a contemplare una pila di vecchi Kamandi e Perry Mason tanto alta che ci ho messo un minuto x realizzare che Crepascola aveva appiccicato sulla porta un post it con un ciceroniano Fino a quando sarai contrario a procurarti un e-reader ? Si può chiedere ad un uccellino di rinunciare alle sue alette ? Un angioletto stava bussando sopra uno dei cornini della maschera x dirmi che la mia sposa aveva ragione, ma ho deciso di dare retta, as usual, al diavolo in me, come direbbe il signor Fornaciari, è sono uscito nella notte a combattere il crimine : Fischi era al bar in fondo alla via ed abbiamo giocato a pinnacolo fino all'alba...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma appunto, vado dicendolo da anni. Formato 1:1, lettering manuale e stampa degna di questo nome. A qualunque costo.

      Elimina
  3. Hanno sempre dato fastidio anche a me, le bandelle. Come a Firma, sui libri in primis. Sui 100% Marvel perché se non superano le 120 pagine, quando li leggi fanno spessore a metà. Non ho mai trovato gli inconvenienti che hai trovato tu (la questione di rovinare le prime e le ultime pagine), ma trovo in ogni caso che siano una roba inutile. Chi le mette, però, cerca quanto meno di impreziosirle in qualche modo (la Panini ci ficca da una parte la cronologia delle storie e dall'altra un segnalibro che puoi ritagliare o una cosa del genere). Per Dago, come già detto in un'altra occasione, se le potevano proprio evitare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel fastidio delle alette Panini era implicitamente compreso anche il fottuto segnalibri.
      "Rovinare"... può darsi che abbia un po' enfatizzato... ma è veramente fastidioso quando ti fanno le gobbette sulle pagine.

      Elimina