sabato 21 ottobre 2017

Daredevil 5: L'Uomo che ha Paura

Con questo quinto volume della splendida run di Mark Waid il nodo principale della saga viene al pettine e si scopre chi c’è dietro le macchinazioni che hanno coinvolto il protagonista sin dal numero 1 (questo volume raccoglie i comic book originali dal 22 al 27).
Dopo un assalto del Superior Spider-man assistiamo a un’escalation di attentati contro Matt Murdock in entrambe le sue identità, mentre al suo socio Foggy Nelson viene diagnosticato il cancro, cosa che spiega il nervosismo che ha causato gli attriti tra i due nel corso del volume precedente. La rivelazione dell’identità segreta del mandante è stata una sorpresa (io pensavo che fosse Nuke!) e nel corso della storia riappaiono vari personaggi e ne viene introdotto uno nuovo piuttosto interessante. Non manca una storia breve in appendice al numero 26, di quelle patetiche con bambini ammalati di cancro: tutto sommato non è male e crea la giusta suspense prima del gran finale.
Waid scrive in maniera divina, riuscendo a mantenere un equilibrio perfetto tra gli elementi drammatici e quelli supereoristici della serie; tutti i molteplici dettagli che ha inserito contribuiscono a formare un unico affresco complesso e coerente, i suoi dialoghi sono stupendi ed è bravissimo a giocare con le aspettative del lettore. Il ritmo è sostenuto e incalzante, sono rimasto incollato alle pagine fino alla fine. Probabilmente questo è finora il volume migliore della serie.
È tutto perfetto, quindi? Non proprio. La parte grafica è affidata a Chris Samnee, disegnatore dignitoso di comprovata professionalità: nelle sue sintetiche vignette sa evidenziare con efficacia tutti gli elementi necessari a comprendere le scene, ma restano desolatamente scarne. Rabbrividisco al pensiero di quello che avrebbe potuto essere questo Daredevil nelle mani di un Romita Jr. o dei fratelli Kubert, cionondimeno una maggiore attenzione all’aspetto estetico e non solo a quello funzionale dei disegni avrebbe fatto quadrare il cerchio avvicinando la parte grafica all’eccellenza di quella scritta. Invece al bravissimo Paolo Rivera non hanno più fatto fare nemmeno le copertine, va a capire perché.
Un volume comunque consigliatissimo.

4 commenti:

  1. Ma quando è uscito questo quinto tomo? Me lo sono perso...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io l'ho ritirato sabato, cioé ieri. Deve essere uscito in settimana.

      Elimina
  2. Se non ricordo male, è stato Paolo Rivera a chiamarsi fuori. Era il crepuscolo e PR ha cominciato a dire che si era fatta una certa e che aveva parcheggiato in seconda fila con finestrino abbassato e la sua collezione di un tascabile italiano su di un personaggio gemello diverso del Boston Brand della Distinta Concorrenza e qualcuno del think tank ha detto vai pure PR che ti aspettiamo e stanno ancora aspettando...pazienza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...e se invece del crepuscolo fosse stato il Crepascolo?

      Elimina