sabato 12 gennaio 2019

Historica Biografie 21: Churchill (seconda parte)

È meglio del primo, questo secondo e conclusivo volume sulla vita di Winston Churchill. Non che ci volesse molto, comunque.
Siamo arrivati allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e in 46 pagine bisogna affastellare gli eventi più rilevanti e gli incontri che decideranno l’assetto del mondo dopo la guerra, il tutto dal punto di vista del protagonista. Il risultato è simile a un film mandato avanti velocemente con l’avanzamento rapido del videoregistratore, e non è una brutta impressione. Quello che affascina di più è però il caratterino del protagonista, un uomo deciso, risoluto e talvolta geniale ma anche umorale, prevaricatore e un po’ opportunista. Paperino o Braccio di Ferro con parecchi chili in più, insomma. La scelta di Delmas di concentrarsi sull’aspetto umano di Churchill porta inevitabilmente allo sciorinamento di alcuni aneddoti già ben conosciuti, ma fa parte del gioco (come ricordato nell’appendice, Churchill fu anche un abile costruttore della sua immagine) e aggiunge un po’ di pepe al fumetto.
I disegni, però, rimangono di qualità molto bassa e francamente non mi so spiegare perché, visto che le tavole sono state pensate e realizzate in team da due disegnatori: Regnault al layout e Cammardella alla realizzazione finale. Le anatomie improvvisate, le figure storte, le derive grottesche e gli sfondi piuttosto poveri potrebbero andare bene per un altro tipo di fumetto, non per una BéDé storica. Anche la colorista Alessia Nocera ha avuto qualche problema a raccapezzarsi tra queste vignette e ogni tanto ha interpretato come cicatrici quelle che invece erano le indicazioni di Cammardella per le ombre portate.
Un ruolo molto importante riveste in questo volume la parte redazionale curata da François Kersaudy che contribuisce a dare un’immagine veramente a tutto tondo di Churchill, con cui peraltro sembra condividere il terrore per il pericolo rosso. Per l’occasione anche il “making of” finale è più che altro un’appendice dell’appendice e approfondisce ancora di più la figura del protagonista, spiegando perché non lo si è mostrato mentre dipingeva o senza animali attorno, entrambe sue grandi passioni.

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