Resistere alle sirene dello
sconto del 25% è ancora
più difficile se in origine il volume scontato era vagamente lussuoso e a un
prezzo apparentemente conveniente (un cartonato a 13,95€).
Il Figlio di Superman è un elseworld
(credo) in cui si immagina che Superman abbia avuto un figlio con Lois Lane,
diventata sceneggiatrice hollywoodiana, e che Superman sia morto a seguito di
una missione in Europa anni prima. L’intensificarsi delle radiazioni solari attiva
i poteri dell’adolescente Jon, che viene cooptato dai terroristi che si fanno
chiamare “Supermen” per indagare sulla vera sorte di suo padre.
Il fumetto risale al 1999, quindi
prima dell’11 settembre, e si poteva ancora parlare di terrorismo – anche in maniera leggera e mostrando addirittura
un po’ di simpatia verso i terroristi. Howard Chaykin e il suo sodale David
Tischman adottano il piacevole stile cinicamente sarcastico per cui è
conosciuto l’autore di American Flagg,
ma per fortuna il ritmo sincopato tipico delle sue sceneggiature è concentrato
tutto all’inizio e la storia scorre molto fluida tra intrighi, colpi di scena e
sequenze umoristiche. Oggigiorno fa uno strano effetto leggere in un comic book delle didascalie in terza
persona, e sicuramente anche nel 1999 non era più una cosa comune.
Jon scoprirà il vero destino del
padre trovandosi coinvolto in un complotto di proporzioni enormi, che contempla
anche il presidente Lex Luthor e la Justice League ancora attiva pur se
composta principalmente da membri alquanto maturi – Batman ovviamente è sempre
il più figo, ma pure Wonder Woman fa un figurone. L’attenzione del lettore
viene mantenuta viva da una raffica di rivelazioni e colpi di scena che si
alternano ai momenti da situation comedy.
Curioso notare come il futuro immaginato da Chaykin e Tischman, che sarebbe il
nostro presente, non sia poi così lontano dalla realtà attuale.
I disegni di Williams III &
Gray, per quanto molto buoni, inizialmente non mi hanno impressionato molto (la
coppia ha lavorato anche con Alan Moore, per dire) ma trattandosi di un fumetto
di quasi vent’anni fa è ovvio che non avessero ancora raggiunto la loro maturità
odierna.
In definitiva Il Figlio di Superman mi sembra un
fumetto quantomeno molto simpatico, anzi mi sbilancio a dire che sia un piccolo
gioiellino.
Ma questi terroristi si fanno chiamare "Supermen" perché appassionati di riviste porno anni '70?
RispondiEliminaO forse perché sono in Tre (Fantastici)?
Si scherza, eh... :D
Il rimando ai film l'ho capito, quello alle riviste no...
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