lunedì 18 luglio 2016

Il Figlio di Superman

Resistere alle sirene dello sconto del 25% è ancora più difficile se in origine il volume scontato era vagamente lussuoso e a un prezzo apparentemente conveniente (un cartonato a 13,95€).
Il Figlio di Superman è un elseworld (credo) in cui si immagina che Superman abbia avuto un figlio con Lois Lane, diventata sceneggiatrice hollywoodiana, e che Superman sia morto a seguito di una missione in Europa anni prima. L’intensificarsi delle radiazioni solari attiva i poteri dell’adolescente Jon, che viene cooptato dai terroristi che si fanno chiamare “Supermen” per indagare sulla vera sorte di suo padre.
Il fumetto risale al 1999, quindi prima dell’11 settembre, e si poteva ancora parlare di terrorismo –  anche in maniera leggera e mostrando addirittura un po’ di simpatia verso i terroristi. Howard Chaykin e il suo sodale David Tischman adottano il piacevole stile cinicamente sarcastico per cui è conosciuto l’autore di American Flagg, ma per fortuna il ritmo sincopato tipico delle sue sceneggiature è concentrato tutto all’inizio e la storia scorre molto fluida tra intrighi, colpi di scena e sequenze umoristiche. Oggigiorno fa uno strano effetto leggere in un comic book delle didascalie in terza persona, e sicuramente anche nel 1999 non era più una cosa comune.
Jon scoprirà il vero destino del padre trovandosi coinvolto in un complotto di proporzioni enormi, che contempla anche il presidente Lex Luthor e la Justice League ancora attiva pur se composta principalmente da membri alquanto maturi – Batman ovviamente è sempre il più figo, ma pure Wonder Woman fa un figurone. L’attenzione del lettore viene mantenuta viva da una raffica di rivelazioni e colpi di scena che si alternano ai momenti da situation comedy. Curioso notare come il futuro immaginato da Chaykin e Tischman, che sarebbe il nostro presente, non sia poi così lontano dalla realtà attuale.
I disegni di Williams III & Gray, per quanto molto buoni, inizialmente non mi hanno impressionato molto (la coppia ha lavorato anche con Alan Moore, per dire) ma trattandosi di un fumetto di quasi vent’anni fa è ovvio che non avessero ancora raggiunto la loro maturità odierna.
In definitiva Il Figlio di Superman mi sembra un fumetto quantomeno molto simpatico, anzi mi sbilancio a dire che sia un piccolo gioiellino.

2 commenti:

  1. Ma questi terroristi si fanno chiamare "Supermen" perché appassionati di riviste porno anni '70?
    O forse perché sono in Tre (Fantastici)?
    Si scherza, eh... :D

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    Risposte
    1. Il rimando ai film l'ho capito, quello alle riviste no...

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