Semplicemente stupendo questo
quinto episodio di Ut. Gli sbandati
protagonisti si addentrano finalmente nella/e Casa/e e la narrazione prosegue appassionata,
tesa e coinvolgente per tutte e 94 le pagine. E oltre a questo viene spiegato
praticamente TUTTO quello che si è visto nei numeri scorsi.
In precedenza ho evitato di
parlare di quello che avveniva negli episodi di Ut perché francamente a volte non mi ci raccapezzavo, in questo
caso non dico nulla perché ogni commento sarebbe uno spoiler. Alla fine credo
che la difficoltà nel trovare un fil
rouge e quindi nel comprendere appieno la trama della miniserie sia dovuta
non tanto al suo tono onirico e grottesco quanto ai mesi di distanza con cui si
è stati costretti a leggere i singoli episodi. Una lettura organica nel volume
che sicuramente farà seguito a questa pubblicazione da edicola sarà senz’altro
più godibile e soddisfacente – e se magari quel volume verrà stampato su carta
patinata sarà molto meglio per la resa dei disegni di Roi. A proposito della
parte grafica, in Histeria Roi si è
semplicemente superato.
Grazie a dio non c’è nessun
elemento metatestuale, stavolta. Segnalo solo una piccola
“papera” di Roi: a pagina 71 Caligari raccoglie una mano destra, che però a
pagina 72 diventa una mano sinistra.
Ut potrebbe benissimo concludersi qui: credo che il sesto e ultimo
capitolo verterà principalmente su chi si cela sotto
la maschera di Ut, ma per me non è un particolare poi così determinante.
Ti sento curioso come la proverbiale gatta e mi pare il caso di farti ballare davanti agli occhi uno zinzino di lardo. Qualche info non x tutti sul backstage.
RispondiEliminaQualche tempo fa Korrado Le Roi ed io ammiravamo il crepuscolo incipiente dalla terrazza del suo home mentre la sua domestica - praticamente Bonnie Bedelia nei panni di Morticia Addams - andava avanti e indietro dalla cucina con vassoi carichi di bignè che sembravano spugnati di cacao da Dino Battaglia.
Non so come siamo finiti sull'argomento, ma ad un certo punto raccontai al mio amico ed ex allievo Korrado un aneddoto/spigolatura che la mia maestra di materie umanistiche del riformatorio riteneva di particolare pregnanza: un giorno Dante era a spasso x Firenze ed un tizio gli chiese se amasse le uova. Il poeta rispose di sì e riprese la sua strada. Un anno dopo il tizio incrociò di nuovo l'Alighieri e gli domandò solamente come al che la risposta immediata fu sode. Secondo la signorina Hilda Blietzkrieg era una prova della straordinaria memoria del genio. Korrado resto immobile il tempo necessario x scattargli un centinaio di polaroid, poi si fiondò nel suo studio dove era il suo telefono ( a disco e di tipo antiquato come non ne vedevo dai tempi degli originali televisivi RAI con Paglai e Gazzolo ). Chiamò immediatamente Dave " Bonbon" Bonelli e gli disse che aveva avuto l'idea x un serial in cui ogni singolo episodio era ripieno di indizzi che sarebbero stati chiari solo parecchio tempo dopo. La sua idea era di fare arrivare la cosa a massa intorno al quinto anno di vita del mensile. Bonbon si prese un tempo sufficiente a rileggere la ricerca di Dexter Green da parte di Zagor e poi disse che non era il caso e che in fondo , tra il 1998 ed il 1990 , Grant Morrison aveva provato qualcosa del genere nella sua run su Animal Man e chiese a Korrado di non cominciare con una mini di sei. E così fu.
Se le vendite ci premieranno, SBE alzerà il tiro e la prossima Do sarà di dodici numeri e solo nell'undicesimo sapremo chi si nasconde dietro la maschera mortuaria di Mozart che copre il vigilante canterino. Se anche questa sarà un successo, la successiva Des durerà due anni e solo ad un trimestre dalla fine ci concentreremo sulla vera identità del misterioso Re Desmond e sulle ragioni per cui ha organizzato una posse di cartoonists senza palanche in un movimento pasquinico che semina pagine di fumetti in un mondo in cui la carta serve solo come imballo dei dispositivi elettronici.
Stay tuned.
OK, adesso ho la conferma: sei Graziano Origa.
EliminaNo. Se fossi Origa, la SBE sarebbe uscita da tempo con una mini nomata Do Ut Des in cui si racconta di come un team di insegnanti di latino abbia sequestrato uno scrittore chiamato Harry Thomas ( chiaro riferimento al nome reale del creatore di Hannibal The Cannibal ndr ) per spiegargli - lungo dodici numeri a 120 tavole - la differenza tra qui pro quo e la formula latina che spiega la logica del baratto.
RispondiEliminaPensa a tutte le foto che avreste potuto fare in redazione tu e Joe Zattere. Bentornato, Graziano.
EliminaGrazie anche da parte di Graziano che so leggere puntualmente il tuo blog, ma da quel che so SBE autorizza solo il creatore del blog Zagor e Altro a fare foto in via Buonarroti.
RispondiEliminaIo ci ho provato, ma sono stato accompagnato alla porta da Verni che ha anche fatto coriandoli dei pochi dagherrotipi che ero riuscito ad ottenere. So goes life.
Ma se su un numero speciale di Fumetti d'Italia avete pure pubblicato le foto di TUTTI gli autori di Tex dell'epoca! Forse ricordo male, ma mi pare ci fosse pure lo sfuggente Letteri.
EliminaAmmesso e non concesso sia davvero il Graz nazionale, si sarebbe trattato di una operazione simile a quella di quel tale che con dei complici ha violato le Twin Towers solo x poter stendere un cavo tra le due torri e camminarci sopra. Diciamo che siamo entrati in una cassa che avrebbe dovuto contenere centinaia di pagine inedite di Cino e Franco di cui SBE era ghiotto. Non era Letteri, ma Beppe Viola. Fece una imitazione perfetta del cartoonist e per fortuna nessuno gli mise in mano una matita: Beppe disegnava come un clone di Ticci e avrebbe spagato il marchingegno...
RispondiEliminaMacché redazione: le foto furono prese principalmente a una manifestazione. E ora che ci penso probabilmente Letteri non c'era con tanto di scuse da parte di Origa&Zattere. Mi pare che questa sua misantropia dovuta alla depressione di cui soffriva era stata riportata anche nella sua scheda biografica su Comic Art. Schede che, prima di passare a Giuseppe Pollicelli, venivano compilate da Graziano Origa - spesso con i suoi ritratti.
EliminaFirmati da me, ma realizzati da Jules Feiffer. In prima istanza avevo cercato Pericoli, ma era troppo impegnato altrove.
RispondiEliminaGraziano Origa è inconfondibile.
EliminaConcordo
RispondiEliminaMa anche senza cordo. Così, per elevare il dibattito.
EliminaSospetto faccia caldo dalle tue parti. Mi pare di vederti nel tuo sancta sanctorum mentre pensi che tutto il mondo stia sgocciolando fuori del tuo oblò e credi che nel crepuscolo uscirai e ti sembrerà di essere in una tela di Dalì o in fumetto di Starlin.
RispondiEliminaIn realtà c'è stato un acquazzone fino a poco fa
Elimina