martedì 8 maggio 2018

Historica 67 - Napoleone Beresina 1: Mosca brucia

Il ritardo nell’uscita di questo volume mi ha offerto l’occasione per andare a rileggermi cosa ne pensavo del precedente lavoro di Rambaud-Richaud-Gil, riscoprendo un moderato entusiasmo che mi ha convinto a comprare anche questo nonostante l’argomento non sia in cima alle mie preferenze.
In realtà, a causa delle sue origine letterarie (nasce come romanzo di Patrick Rambaud), Beresina non è una biografia di Napoleone ma un racconto corale che ha per protagonisti il capitano D’Herbigny, lo scrivano Roque e una scalcagnata compagnia teatrale francese che ha la disgrazia di trovarsi a Mosca durante l’avanzata francese. Napoleone compare, e nelle occasioni in cui è presente ha chiaramente un ruolo incisivo, ma è più che altro un meccanismo al servizio della trama e una presenza incombente utile anche con la sua sola citazione a creare l’atmosfera.
A D'Herbigny manca una mano,
ma l'altra ha un dito in più...
Mosca brucia racconta l’inaspettata e drammatica presa della città da parte dell’armata napoleonica, dopo l’altrettanto drammatica avanzata in terra russa, ricordata dettagliatamente da Sergio Brancato nell’introduzione. Ad attendere i dragoni e gli ussari non c’era un esercito, ma una città apparentemente deserta in cui i pazzi e i criminali erano stati liberati per intralciare l’invasore, e in cui i sabotatori rimasti nei sotterranei bruciavano interi quartieri e distruggevano il cibo rimasto per affamare i francesi.
I disegni del dettagliato Gil si sono arresi a una logica più classica, arrivando a eccessi caricaturali utili però a esprimere i sentimenti dei personaggi. Le vedute mozzafiato de La Battaglia si sono rarefatte, ma va riconosciuta a Gil una grande maestria nel gestire gli spazi vuoti e pieni delle vignette in modo da indirizzare il lettore proprio dove deve guardare. Le sue tavole si leggono quindi in maniera molto scorrevole, facendogli perdonare volentieri certe anatomie un po’ discutibili e la fretta che gli ha fatto dimenticare di cancellare lo stipite su cui poggia una colonna o il bordo di un lenzuolo che dovrebbe coprire il piede di una suora suicida.
...e non distingue la destra dalla sinistra
I colori di Albertine Ralenti ed Elvire De Cock non sono affatto male, ma li trovo poco adatti, squillanti e accesi come sono, per una storia così drammatica. Da notare che la qualità di stampa del tratto di Gil è impeccabile, mentre i bordi delle vignette sono seghettati e a volte evanescenti. Misteri della riproduzione digitale.
Beresina è una storia coinvolgente che non si limita a una fredda esposizione dei fatti storici ma offre parecchi spunti originali. C’è anche una certa ironia che serpeggia ogni tanto nei dialoghi e nelle situazioni, e in definitiva si legge con trasporto per sapere quali saranno le sorti dei giocatori in campo. E qui arriviamo alla nota dolente del volume.
Approfittando della particolare struttura degli albi originali, divisi in due capitoli ciascuno pur contando le canoniche 46 tavole “alla francese”, la Mondadori ha stampato in questo numero 67 un volume e mezzo invece di due! In definitiva non arriviamo nemmeno a 100 pagine complessive (due pagine in appendice sono dedicate a un brevissimo approfondimento storico), di cui solo una settantina di fumetto. La serie originale è composta da tre volumi e di logica nel prossimo ci sarà la seconda metà di tutta la storia; posso capire che una saga in quattro volumi venga divisa in due per massimizzare gli introiti, ma qui si esagera… Anche perché nell’introduzione Sergio Brancato cita il cliffhanger con cui si conclude il primo volume, mentre in questa maniera la Mondadori ne ha creato un altro ben più fastidioso!

2 commenti:

  1. Visto che hai segnalato due refusi, secondo me ce n'è uno più notevole nel TITOLO del primo capitolo che recita Mosca 1872...per il resto, davvero un peccato per l'edizione macellata, perché questo è uno dei volumi più belli che siano usciti di questi tempi...le tavole di Gil, nonostante qualche distrazione o qualche problema di tanto in tanto, lasciano a bocca aperta e la storia è coinvolgente, esattamente come ne "La Battaglia". Spero che pubblichino presto la conclusione.

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    1. La data mi è proprio sfuggita! Anch'io spero che pubblichino presto l'episodio e mezzo che manca, così ci hanno lasciato troppo in sospeso.

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