sabato 12 maggio 2018

Historica Biografie 13: Giovanna d'Arco

Molto valido pur senza toccare vette di eccellenza, questo ultimo numero di Historica Biografie. La brevissima vita della Pulzella d’Orleans viene evocata tramite l’espediente della cornice narrativa in cui Carlo VII ripensa alla vicenda di Giovanna e decide di istituire un nuovo processo che la scagioni dalle accuse di eresia.
L’intensa vicenda della protagonista viene narrata da Jérôme Le Gris in modo misurato senza enfasi retorica e anche senza particolare trasporto, con un flusso narrativo equilibrato e senza intoppi, probabilmente agevolato dal brevissimo arco temporale (poco più di due anni) coperto dalla storia portante. Nelle occasioni in cui è necessario, l’infodumping non pesa nei dialoghi che risultano sempre scorrevoli e realistici (un commento apposito viene loro dedicato nel “making of” in appendice).
Ispirata dalla Voce di Dio sin da giovanissima, Giovanna d’Arco riesce dopo varie insistenze a ottenere un incontro con la corte dello spossessato Carlo VII tramite l’intercessione di Baudricourt, il signore locale. La sua intenzione è guidare, lei ragazza diciassettenne, le truppe francesi (armagnacche, per la precisione) contro i borgognoni che insieme agli Inglesi si stanno espandendo in tutto il Regno. Per quanto fosse ridicola un’idea del genere agli occhi dei militari dell’epoca, grazie alla dimostrazione dei suoi poteri profetici (riconosce Carlo VII senza averlo mai visto prima e gli dimostra di conoscere un suo segreto, entrambi “miracoli” ridimensionati nell’appendice storica) ottiene l’attenzione che cercava e riesce incredibilmente a mutare le sorti del conflitto, sgominando gli invasori. La sua parabola termina a metà 1430, dopo numerose e quasi inverosimili vittorie, con la cattura da parte degli Inglesi e il rogo.
Le Gris non pone molto l’accento sull’aspetto più singolare che il mito ci ha tramandato su Giovanna d’Arco (anzi, quasi non ne parla), ovvero le voci che diceva di sentire, ma riporta vari altri episodi e dettagli curiosi. Non sapevo ad esempio della macchia che Giovanna aveva dietro la nuca, né dell’aneddoto che la vide colpire delle prostitute tanto da spezzare la sua spada.
I disegni di Ignacio Noé sono comunque l’aspetto che più colpisce di questo volume. Probabilmente un lettore francese potrebbe rimanere perplesso davanti a delle immagini che non sono certo realistiche e che, squadrate come sono, spesso indulgono nel caricaturale più grottesco; io che conosco Noé sin dai tempi de Il Protettore e de L’Uomo Sotterraneo di Barreiro (oltre che delle sue copertine di cattivissimo gusto su L’Eternauta) sono rimasto piacevolmente colpito dalla sua evoluzione. In Helldorado era andato in stampa con delle matite non sempre precise, qui il tratto è invece molto robusto e corposo. Anche la tecnica di colorazione è stata affinata.
L’appendice storica di Murielle Gaude-Ferragu occupa meno spazio che nei volumi precedenti, in favore di un “making of” che si sviluppa su ben tre pagine.

4 commenti:

  1. Leggo la notizia che la collana non finisce qui. I prossimi volumi saranno:
    Churchill parte prima
    Cleopatra parte prima (non tratto da Ils on fait l'histoire)
    Solimano
    L’Imperatore Meiji
    Alessandro magno

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    1. Mi pare che lo avessero già segnalato su qualche flyer, ma chi selo ricorda...
      Curioso che Cleopatra non sia della stessa collana francese. Comunque l'iniziativa editoriale secondo me è meritevole, sono più i volumi soddisfacenti di quelli brutti.

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  2. Sì,bella collana, e poi almeno ora sappiamo come si sentiva lei...

    https://www.youtube.com/watch?v=tpbQSp82__0

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