Quarto e finora di gran lunga più
corposo volume della collana regolare. Di conseguenza anche il prezzo è
lievitato in proporzione, toccando quota 55 euro ma a fronte di ben 344 pagine.
Stavolta sotto i riflettori sono
le varie case editrici ed etichette editoriali di proprietà di Giorgio Cavedon,
riprendendo idealmente un discorso interrotto al primo volume
quando venne ricordata la scissione tra lui e Barbieri.
La parziale delusione di non
trovare nessuna introduzione (ma nemmeno il terzo volume
ne aveva una) viene controbilanciata da una disquisizione sulla trovata delle
“super antologie”, un marchio di fabbrica dell’editore che si concentrava
principalmente su testate generiche, talvolta appunto antologiche, senza
personaggi fissi. Anche per questo motivo mi sembra che i prodotti della
Ediperiodici e associate fossero meno interessanti di quelli della concorrente
Edifumetto, ma non me ne intendo ed è solo un’impressione, anche se suffragata
dal fatto che Cavedon lanciava testate una dietro l’altra visto che spesso non
duravano nemmeno sei mesi (ma le registrava tutte ogni volta?! Avrà speso un
bel po’ solo per quello). Oltretutto, da una rapida scorsa non risulta che ci
siano molte rarità ambite dai collezionisti né tra le collane più vecchie né
tra quelle più recenti. Per chi volesse fare le opportune verifiche comparate
rimando agli impagabili blog di Tippy e
Charles.
A livello compilatorio questo
volume deve essere stato il più impegnativo per Luca Mencaroni e il suo staff,
visto che alcune collane nascevano in realtà come numeri speciali di altre
oppure finivano la loro corsa come supplementi di altre collane ancora. Inoltre
uno stesso numero di un pornetto, in particolare quelli della serie Corna Vissute, poteva avere un titolo diverso
e una copertina stampata in maniera leggermente diversa, come dalle evidenze
fornite da Mencaroni. E da un certo momento in poi Cavedon ristampò di tutto e
indiscriminatamente, senza criteri tematici o cronologici. Non a caso questo
volume è integrato da una ricchissima appendice che contempla anche le riviste
fotografiche, i ricopertinati e i manga (o presunti tali).
Anche stavolta non mancano le
chicche, sorprese inaspettate come un pornetto simil-comic book disegnato da Corrado Roi o una copertina di Storie Nere Ultra Hard nientemeno che del
grande Sicomoro, realizzata in un’epoca (1996) in cui era già da almeno un
decennio una star internazionale, o perlomeno europea. Sulla copertina di A Porte Chiuse 119, poi, mi sembra che
Giovanni Alessandri alias Aller “citi” la Druuna
di Eleuteri Serpieri!
Purtroppo questo quarto volume è
caratterizzato da più refusi del solito, ma d’altra parte l’aspetto più
rilevante di questa opera enciclopedica è quello iconografico. Fatte salve
eventuali altre uscite extra come gli speciali dedicati a Zora
e Isabella,
il prossimo volume che tratterà gli editori minori dovrebbe essere l’ultimo
della collana.
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