(copertina provvisoria: vedi sotto) |
Prosecuzione diretta dell’episodio precedente di cui ci viene generosamente fornito un riassunto.
Peg e i suoi alleati si preparano a liberare Jenny mentre una volitiva graduata della Guardia di Finanza ha a sua volta nel mirino il Vertega, che (come usava ai tempi della dittatura in Argentina) sottrasse la figlia alla desaparecida Violeta che invece è ricomparsa sulla scena nello scorso numero. L’episodio si muove tra indagini e azione (molta azione) ma non mancano un po’ di ironia e le sempre gradite citazioni dei Maestri del fumetto popolare italiano. Certo, bisogna stare al gioco di Ruvo Giovacca e accettare la sequela di botte di culo che salvarono la vita di Violeta oltre che l’invidiabile dinamismo degli anziani coniugi Vertega, ma la storia si legge con piacere.
Lavoro sempre buono ai disegni, opera di Luca Bonardi e Davide Celletti con la consueta inchiostrazione di Vasco Gioachini a la proverbiale elaborazione dello Studio Telloli.
In appendice è presente la storia breve Malum di Angelo Feltrin, molto simpatica sia come testi che come disegni.
Da questo numero Il Morto costa 4 euro. Non è una sorpresa visto che Menhir Edizioni ne aveva già dato comunicazione tramite newsletter con toni apocalittici. D’altra parte in un paese in cui pensionati da 2.000 euro al mese asseriscono di dover «accendere un mutuo» perché gli albi della Bonelli aumentano di pochi spiccioli posso capire che gli editori sentano la necessità di abbassarsi a chiedere delle scuse assolutamente non dovute e anzi degradanti per tutto il settore.
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