Comincio la ricognizione degli
acquisti di Lucca con un albo che unisce alla qualità il grande pregio di
essere gratuito.
Betty & Veronica si inserisce nel programma di rinnovamento del
parco testate della Archie Comics, casa editrice statunitense che pubblica
dagli anni ’40 comic book con protagonisti i personaggi che gravitano intorno
alla comunità di Riverdale, primo fra tutti l’Archie che ha dato il nome
all’editore. Da quello che ho capito Archie
sta ai comic book come Abbie an’ Slats
sta alle strisce, presentando delle storie semplici e ancorate nei valori più
tradizionalisti. Nonostante il successo che ha arriso a queste produzioni
(leggo nelle enciclopedie di fumetto che nei momenti più cupi per l’editoria
nordamericana la Archie Comics fu l’unica a resistere alla crisi insieme a
Marvel e DC), sono praticamente sconosciute in Italia.
Lo spillatino promozionale Betty & Veronica presenta il primo
episodio della serie realizzata da Adam Hughes (do per scontato che anche testi
e colori siano suoi non essendoci altre indicazioni) e, strano a dirsi, è
proprio una bella lettura. Al di là degli stupendi disegni di Hughes i testi
sono frizzanti e divertenti e i dialoghi molto ben scritti e ricercati. Certe
scelte stilistiche, quand’anche non strettamente necessarie alla trama (il
fermo-immagine a pagina 6 e il fatto che la storia sia narrata dal cane di
Jughead, amico di Archie) sono altri bei tocchi di raffinatezza.
La vicenda ruota attorno alla
prossima chiusura di Pop’s, amatissimo locale di Riverdale che sta
per essere fagocitato da un colosso del caffè. I ragazzi di Riverdale
cominciano a pianificare delle strategie per salvarlo, capitanati
dall’entusiasta Betty. Come è giusto che sia, i riflettori si concentrano
maggiormente sulle titolari del fumetto: Betty è una biondina semplice e con
atteggiamenti da maschiaccio mentre Veronica è una moretta ricchissima e
viziata. Se ho capito bene, nell’universo classico della Archie Comics le due
si contendono il cuore di Archie e in questa rivisitazione è stato scelto di
spostare o allargare la materia del contendere: alla fine si scopre infatti che
la causa dello sfratto di Pop è il miliardario padre di Veronica, con
conseguente cliffhanger che promette
scintille tra le due.
Un ottimo esordio che ha
contribuito all’infallibile strategia da spacciatori adottata dalle Edizioni BD
(ti diamo un assaggio gratis, poi se ne vuoi ancora sai dove trovarci) e
difatti sono capitolato e ho acquistato quasi tutti gli altri volumi della
Archie che hanno portato a Lucca. Ne riparlerò nei prossimi giorni.
Da qualche anno la Archie Comics prova a richiamare un pubblico distratto da altre sirene con cartoonists distanti dal tratto a la Dan DeCarlo. Qualche tempo fa si è provato con il Norm Breyfogle ( tanta salute, Norm , spero che ti stia riprendendo dai tuoi problemi di salute dell'anno scorso ) che ha caratterizzato il Bats dei primi anni novanta. Ora è il momento di AH e di Waid e della Staples e della Wu.
RispondiEliminaTi dico in confidenza che il think tank di Archie non si fa crescere l'erba sotto i piedini e ha sostituito anche la moquette dei tempi in cui Archie incontrava The Punisher ( no kiddin ) con un parquet da loft di hipster. Diciamo che da quelle parti siamo già oltre AH ! e che ci ho messo anche del mio e che se avrai la pazienza di seguirci per la prossima Lucca ti apparecchieremo Pop vs Java Lords di Fraction e Maramotti con un proprietario di piccolo bar che è in realtà un alieno in disguise in lotta contro la Gilda Marziana che intende prendere il controllo dell'umanità via un derivato della caffeina ripieno di nanobots. Dan Way e John McCrea sono già al lavoro su Veronika's Run che racconta del rapimento di un maschiaccio milionario da parte di un team di sonde senzienti aliene che ritengono, errando , che il padre di Vero intenda conquistare il mondo via un derivato della caffeina ripieno di nanobots. Infine - era ora dirai tu - Gail Simone e Mark Badger proporranno il loro Archie and the Blond Bomshell Magical Mystery Tour con un androide che crede di essere Tintin se fosse nato nella Pleasantville del film ed i suoi sogni in cui è un barbaro timido inseguito da una posse di sirene seducenti. Uno zinzino Truman Show, ma come fosse una idea di Russ Meyer. Stay tuned.
In tutto ciò come si inseriranno Josie e le Pussycats?
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EliminaStanno per uscire anche loro (mi sono informato su internet dopo la lettura di questa bella prova di Hughes)
Elimina"presentando delle storie semplici e ancorate nei valori più tradizionalisti."
RispondiEliminabeh, 'nsomma... non proprio direi, visto che nel 2011 un personaggiodi Archie - Kevin Keller - ha sposato il suo compagno afroamericano Clay Walker... proprio così "tradizionalisti" non direi.
Saluti!
Appunto: hanno dovuto imborghesirli imponendo loro il vincolo del matrimonio. Più tradizionalisti di così.
Elimina(si capisce che non conosco un cazzo di Archie Comics, vero?)